“Il problema vero è che i controlli non sono sufficienti – dice Valter Giammaria, presidente Confesercenti, intervistato dal Messaggero -. Ditemi il nome di un negozio che sia stato costretto a chiudere anche per un giorno a causa delle sanzioni per non aver rispettato le regole sui saldi”. E così le grandi catene anticipano i saldi, aggirando le regole, dice Giammaria, e i piccoli negozianti sono costretti a scendere a compromessi. “Ma così si sta affondando il settore abbigliamento – continua Giammaria – questo Natale doveva contrassegnare la ripresa e invece c’è un meno 20%”.
Ed ecco come si svolgeranno i saldi a Roma: negozi aperti oggi, 31 dicembre, ma chiusi l’1 gennaio. Le serrande si rialzeranno però domenica 2, ma solo nei negozi del centro, di Ostia e quelli nelle vicinanze delle basiliche di San Pietro, San Paolo e San Giovanni. Il 6 gennaio, data ufficiale di inizio saldi, i negozi saranno tutti aperti, anche se è il girono della Befana, e lo saranno anche le due domeniche successive, il 9 e il 16. Dal 23 gennaio torna tutto alle limitazioni ordinarie, fino a marzo, per chi non è in centro storico.