Primi fermi nella notte per il raid di domenica sera a Roma contro un locale gestito da bengalesi. Tre giovani, due minorenni ed uno appena maggiorenne, sono stati fermati nella notte dai carabinieri dopo un lungo confronto all’americana con le vittime del raid avvenuto domenica sera nell’internet point di via Murlo alla Magliana nella capitale.
I tre giovani fermati sono stati accusati di rapina, lesioni con l’aggravante della motivazione razziale. Tutti gli atti in mattinata sono arrivati in procura, dove il magistrato valuterà le prossime mosse dell’inchiesta. I tre fermati, si è appreso, farebbero parte di una banda del quartiere che già in passato si era resa responsabile di atti di violenza e vessazioni nei confronti di immigrati.
Tra le motivazioni che i carabinieri hanno potuto ricostruire all’origine del raid di domenica sera, ci sarebbe un diverbio avvenuto poche ore prima dell’assalto al negozio di via Murlo. Uno dei partecipanti alla spedizione punitiva, infatti, aveva avuto una lite con un ambulante bengalese a cui voleva portare via degli oggetti dal banchetto senza pagare. L’ambulante bengalese si sarebbe rifugiato nel bar di via Murlo proprio per sfuggire alle intimidazioni del gruppo. Uno dei tre fermati era stato accusato, lo scorso 31 dicembre, di aver aggredito un altro ambulante bengalese.