Ronde sì, ma non “fai-da-te”: dopo i raid anti-immigrati degli ultimi giorni, il Campidoglio cerca di migliorare il controllo del territorio e frenare gli episodi di ritorsione nei confronti degli extracomunitari, in preoccupante crescita. L’ipotesi circola da alcuni giorni e secondo le indiscrezioni potrebbe allargarsi a livello nazionale, affiancando la campagna di prevenzione delle forze dell’ordine. A capo di questa “vigilanza ausiliaria”, il prefetto Mario Mori, generale dei Carabinieri, ex capo del Sisde, in qualità di delegato del sindaco di Roma Alemanno per i problemi della sicurezza.
Le ronde “ufficiali” e non spontanee, quando verranno varate, saranno composte di carabinieri e agenti in pensione per assicurare competenza, tranquillità ed evitare il proliferare di bande e vendette private. Non avranno armi nè poteri giudiziari, ma i loro componenti saranno muniti di radio collegate con le centrali operative o telefonini “ad hoc” per allertare le forze dell’ordine in caso di potenziale allarme.