La Sapienza chiude le porte alla prevista rassegna di cinema a tema gay. La decisione รจ stata presa dal rettore Luigi Frati e ha immediatamente scatenato fortissime polemiche. La โrassegna di cinema queerโ era stata organizzata in risposta allโinvito del comune di Roma ยซad adottare iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna di atteggiamenti e comportamenti di natura omofobicaยป.
E il dietrofront del rettore ha scatenato lโindignazione della comunitร lgbtqi italiana. ยซLa rassegna, patrocinata dalla Provincia di Roma โ ha spiegato Aurelio Mancuso, esponente della comunitร al quotidiano La Repubblica – รจ stata cancellata adducendo la possibilitร di attacchi omofobi da parte di gruppi dell’estrema destra capitolina. In veritร non vi รจ stato alcun segnale di questo tipo. La rassegna doveva iniziare domani, era stata resa nota da tempo senza che vi siano state reazioni negative. Le associazioni organizzatrici hanno lanciato una raccolta di firme ma non si puรฒ accettare che per supposti e infondati timori di attacchi omofobi si cancelli una rassegna cinematografica a tematica lgbtqi: cosรฌ facendo si fa vincere proprio chi ritiene di doverci discriminare nella nostra dignitร ยป.
La manifestazione sarebbe dovuta iniziare questa sera 8 giugno e terminare il 24. Ma il rettore, dopo alcuni scontri fra ubriachi accaduti dopo una festa allโuniversitร , ha deciso di ritirare lโautorizzazione giร concessa per motivi di sicurezza e per paura di aggressioni omofobe allโinterno della Sapienza. Gli organizzatori sperano comunque in un ripensamento del rettore. ยซAbbiamo sempre immaginato la Sapienza come uno fra i centri culturali piรน ferventi del paese โ hanno spiegato a Repubblica โ e abbiamo sempre visto il sapere come arma d’eccellenza contro la violenza xenofoba, razzista, omo e trans-fobica. Tale rifiuto legittima questa cultura discriminante e dimostra anzi che essa ha giร vinto, riuscendo nel suo intento di toglierci quegli spazi di visibilitร che con tanta fatica avevamo conquistato. Noi ci appelliamo direttamente al rettore e al senato accademico perchรฉ tornino sui loro passi e permettano lo svolgersi della rassegna Queer in Action nei modi e nei tempi che erano stati previstiยป.
Sulla vicenda รจ intervenuto anche il rettore della Sapienza. ยซSe vado a casa di qualcuno โ ha detto Luigi Frati โ chiedo il permesso. Io non ho mai autorizzato questa manifestazione, non ho cambiato idea. Oltretutto รจ un’associazione non universitaria e mi pongono un problema: aprire l’ateneo anche agli estranei. Per farlo il senato accademico si deve esprimere. Visto che รจ una rassegna cinematografica, chiedano la Casa del Cinema. Non sono un ente commerciale nรฉ sono Piazza Navona o Piazza del Popolo. Nessuna intolleranza o discriminazione nei confronti dei gay. Domani incontrerรฒ il senato accademico che si pronuncerร in via generale su quali sono i presupposti e le condizioni per concede autorizzazioni agli esterniยป.
