Sedotto e derubato. Un meccanico romano di 66 anni è rimasto vittima di un truffa molto particolare: una donna prima lo ha sedotto, poi lo ha narcotizzato e infine gli ha svuotato il portafoglio. Ma per lei sono scattate le manette per rapina aggravata.
E’ lunedì pomeriggio e il 66enne è nella sua officina in via di Casal Lumbroso a Ponte Galeria, periferia di Roma. A un tratto entra nel locale una donna avvenente, con la quale nasce subito una piacevole conversazione. Battute, avances, un invito a prendere un tè insieme. Poi il buio. L’uomo si è risvegliato in serata, in completo stato confusionale, nell’ospedale Aurelia Hospital, dove i medici gli hanno diagnosticato un’intossicazione da sostanza farmacologica.
Ed è solo allora che il meccanico ha aperto il portafoglio e ha visto che 400 euro erano spariti. A quel punto l’uomo si è ricordato del pomeriggio con l’avvenente signora ed ha capito di essere stato vittima di un raggiro. Così, dopo aver chiamato i carabinieri, ha sporto denuncia ed è scattata la “caccia alla donna”. I carabinieri della Compagnia di Ostia l’hanno rintracciata nella sua abitazione, una stanza in affitto a Ponte Galeria: M.A., romena, 36 anni, era stata più volte sorpresa dalle forze dell’ordine mentre si prostituiva in strada.
Nella sua borsa i militari hanno rinvenuto e sequestrato alcune confezioni di farmaci, tra cui c’erano sedativi e tranquillanti che la 36enne avrebbe usato per narcotizzare il meccanico. La donna, che si è chiusa nel totale silenzio, è stata arrestata con l’accusa di rapina aggravata ed è stata condotta nel carcere di Rebibbia dove sarà interrogata.
Il caso del meccanico romano segue un fatto analogo avvenuto nella zona di Colle Oppio dove un turista americano che, dopo aver bevuto del vino narcotizzato, era morto per l’eccessiva dose di stupefacenti.
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