Quattro colpi di pistola sono stati sparati nella nottata di sabato contro il bar di Mario Disli a Tor Bella Monaca, quartiere della periferia di Roma.
Si tratta di un avvertimento in piena regola perchè Disli, consigliere dell’VIII Municipio della capitale, solo qualche giorno prima, aveva annunciato il suo passaggio dal Pdl al Pd. Una scelta motivata, secondo il consigliere, dall’impossibilità di realizzare il programma per cui era stato eletto.
Disli sulla matrice dell’attacco non ha dubbi: «Sono sicuro che questo bel regalo sia dovuto al mio passaggio dal Pdl al Pd che ho comunicato ufficialmente proprio venerdì scorso. Perché sono 40 anni che ho il bar a Tor Bella Monaca».
«Sono stato eletto dai miei concittadini 18 mesi fa – ha detto il consigliere- perché avendomi conosciuto nel settore del commercio sanno per esperienza che sono una persona seria: hanno votato l’uomo e non il partito. Mi sono impegnato con loro a fare cose concrete: mettere un lampione, rifare una strada, piccole ma importanti cose. Ma in 18 mesi, nonostante le mie richieste, non sono riuscito a realizzarne nemmeno una, mi è stato impossibile. Per questo sono passato al Pd».
La dinamica dell’attentato, in ogni caso, non lascia spazio a dubbi sul fatto che si è trattato di un avvertimento. Un testimone ha raccontato alla polizia di aver visto una moto fermarsi sul lato opposto della strada. Il passeggero è sceso, ha attraversato e ha sparato a distanza ravvicinata contro la saracinesca con un’arma di piccolo calibro.
I quattro proiettili hanno rotto la vetrina, uno si è schiantato contro il banco della gelateria e un secondo si è conficcato nella carrozzeria dello scooter del figlio di Disli, che viene lasciato, la notte, all’interno del bar.
Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato che hanno ritrovato i quattro bossoli e sequestrato i filmati di due telecamere di sicurezza che inquadrano la strada. La moto sarebbe stata ripresa da almeno una delle telecamere.
