ROMA – “Riposa in pace, piccolo tesoro”, un biglietto viola tra le erbacce e le persiane del palazzone rosso a Torraccia di San Basilio. Qui tutti ricordano Marco (nome di fantasia del Corriere della Sera), 14 anni e mezzo, morto la notte di mercoledì scorso (7 agosto) dopo un salto dal terrazzo condominiale. Sulla vicenda e sull’identità massimo riserbo.
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Un suicidio sul quale ora indaga la Procura, che ha aperto un fascicolo contro ignoti e secretato gli atti dove c’è anche il biglietto d’addio che il ragazzino ha lasciato ai genitori: l’ultimo messaggio nel quale il quattordicenne avrebbe rivelato di essere omosessuale.
Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno sequestrato il computer e il telefonino del quattordicenne, figlio unico di una coppia di impiegati: saranno analizzati per verificare se il giovane sia stato vittima di episodi di cyberbullismo o di discriminazione sui social network oppure per sms.
“Sono drammi umani che forse si potrebbero prevenire — sottolinea il ministro degli Esteri Emma Bonino ai microfoni di Rmc —. Certamente la legge sull’omofobia l’aspettiamo in Italia da molto, molto tempo. Non sono sicura che avrebbe risolto il problema, ma sicuramente avrebbe consentito alla politica di fare la sua parte”