Roma: la storia di Tor Bella Monaca da Santa Rita, al degrado fino alla possibile demolizione

Tor Bella Monaca è una frazione del comune di Roma, nel territorio del Municipio VIII. Sorge sul lato nord della via Casilina, all’esterno del Gra, su una zona ondulata. La zona prende il nome da una torre, citata per la prima volta in un documento del 1317 e di proprietà di un tal Pietro Monaca.

Nel XVI secolo è ricompresa nei possedimenti della Basilica di Santa Maria Maggiore e il nome è stato trasformato in ‘torre Pala monacha’, mentre nel secolo successivo la zona viene chiamata ‘Torre Bella Monica’ o ‘Torre Belle Monache’. Da questa trasformazione trasse origine la leggenda di una sosta di santa Rita da Cascia, durante il suo viaggio a Roma per il giubileo del 1450.

Nel 1869 la tenuta passa ai Borghese e viene riunita con quella di Torrenova. Nel 1923 viene ceduta al conte Romolo Vaselli. La borgata sorge tra gli anni venti e trenta del XX secolo, in seguito all’immigrazione dalla provincia e dalle regioni meridionali d’Italia e per il trasferimento in zone periferiche degli abitanti del centro storico dopo i numerosi sventramenti.

Inizialmente i poli di attrazione principale erano costituiti dalla fabbrica della Breda e dalla stazione di Dazio. Le grandi proprietà fondiarie esistenti furono frazionate e nacquero le prime case con orti in sostituzione delle baracche. Nel 1934 l’insediamento viene ufficialmente riconosciuto. Con il piano regolatore del 1962 viene dichiarata zona di espansione.

In seguito viene redatto il piano particolareggiato mentre alcune delle aree soggette a tutela ambientale hanno subito interventi di abusivismo edilizio in seguito regolarizzati nel 1978 dal Comune con una apposita variante urbanistica. Lo sviluppo è stato attuato con piani di edilizia economica e popolare negli anni Ottanta.

La mancanza di servizi ed opere pubbliche collegati a queste realizzazioni edilizie ha determinato una situazione di degrado che ha visto frequenti interventi di risanamento e valorizzazione a partire dagli anni Novanta.

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Alessandro Avico