Roma, vagone della metro C in fiamme: è solo un test antincendio

Una carrozza della metropolitana di Roma in fiamme, il fumo che avvolge l’intera galleria, le temperature che raggiungono livelli elevatissimi: per la prima volta al mondo è stato ricostruito e incendiato un intero tratto di una linea metropolitana con l’obiettivo di valutare alla perfezione le risposte dei materiali utilizzati e dei sistemi di sicurezza impiegati.

Il test è stato realizzato nella scuola di formazione dei vigili del fuoco a Montelibretti, vicino a Roma, alla presenza del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Un esperimento voluto dai soggetti che stanno costruendo la linea C della Metro di Roma: Metropolitane, Metro C, Ansaldo sistemi trasporto, Ansaldo Breda, Consorzio Fastigi e consorzio Train – con la collaborazione del dipartimento dei vigili del fuoco e costato 8 milioni di euro.

All’interno della scuola dei vigili è stata costruita ex novo una galleria di 110 metri e una delle carrozze identica a quelle che comporranno i vagoni della metro C, una linea ad elevata automatizzazione e senza conducente. Tre i test simulati nei tre giorni di esperimento in modo da avere tutte le risposte scientifiche sia sulla resistenza dei materiali in caso di incendio, sia sul comportamento dei fumi prodotti dalle fiamme.

«Si tratta di un esperimento unico la mondo che fornirà alla comunità scientifica informazioni utili alla sicurezza delle metropolitane di tutto il mondo – ha detto il presidente di Roma Metropolitane, Gianni Ascarelli – un test che consentirà di validare in concreto una serie di modelli scientifici che abbiamo già a disposizione».

Secondo il senatore Angelo Maria Cicolani, della commissione trasporti, «l’esperimento di oggi va replicato anche in campo ferroviario perchè è impensabile non garantire il massimo della sicurezza anche in quel settore». Soddisfatto anche l’assessore alla mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi.

«Questo è un evento – ha sottolineato – che va nella direzione sempre indicata dall’amministrazione: garantire sempre maggiore sicurezza sui nostri mezzi di trasporto pubblico».

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Alberto Francavilla