Rossetta (Ravenna): svastiche sul monumento alla Resistenza

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI)

RAVENNA (EMILIA-ROMAGNA) – Svastiche e simboli nazisti su un monumento della Resistenza: alla vigilia del 25 aprile, il cippo commemorativo alla Resistenza sull’argine del fiume Senio a Rossetta (Ravenna) è stato deturpato. I vandali hanno poi gettato in un campo il Tricolore, che era stato approntato sul monumento in vista delle celebrazioni del 69° anniversario della Liberazione d’Italia.

Alla vigilia della Festa della Liberazione i cittadini, i rappresentanti delle amministrazioni e delle associazioni di Fusignano e della Bassa Romagna, hanno voluto dimostrare il loro disappunto per quanto accaduto ritrovandosi tutti sul luogo “profanato”, simbolo di libertà per una terra che ha conosciuto i rastrellamenti da parte di Brigatisti Neri e i Nazisti. Domani si terrà invece una camminata commemorativa .

Secondo quanto riportato su un sito di notizie della Bassa Romagna , il sindaco del comune di Fusignano, Mirco Bagnari, ha così commentato la vicenda:

«Il monumento è stato eretto in ricordo della liberazione delle nostre comunità dall’occupazione nazifascista avvenuta il 10 aprile 1945: un’occupazione che, sicuramente, non ha portato bene e prosperità a questi territori. Questo è un gesto che offende la comunità di Fusignano, i Comuni del nostro territorio, ma anche l’intera nostra comunità nazionale, rappresentata dalla bandiera tricolore offesa e dai valori democratici in essa rappresentati e, con tale gesto, calpestati e offesi. Un’offesa alla memoria di tutti coloro (italiani, stranieri alleati, militari, civili, partigiani) che hanno combattuto e si sono impegnati, perdendo anche la vita, per donarci di nuovo la libertà.

Questo gesto dimostra che serve mantenere l’impegno delle nostre comunità nella loro interezza (amministrazioni, associazioni, scuole, forze politiche di qualsiasi colore, poiché la libertà è di tutti e per tutti) per difendere la democrazia e i suoi valori e conservare la memoria degli eventi tragici delle guerre mondiali perché le giovani generazioni non debbano più vivere quelle tragedie e possano continuare a vivere in pace anche in futuro.

Oltre a una tappa particolare della camminata “Nel Senio della memoria”, in occasione del 25 aprile, nel pomeriggio del 24 aprile rappresentanti delle amministrazioni, delle associazioni, cittadini, si sono ritrovati alle 15 presso questo monumento per testimoniare quanto i cittadini di Fusignano e della Bassa Romagna tengano alla propria storia democratica e ai simboli della libertà della propria terra».

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Silvia Di Pasquale