Rozzano (Milano): il centro commerciale Fiordaliso si rifà il look

Non sarà il Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo, costato 20 miliardi di dollari, e al cui interno ci sono 1.200 negozi, ma si farà rispettare. La ristrutturazione del centro commerciale Fiordaliso di Rozzano (Comune della cintura di Milano) ha tutte le carte in regola, per fare bella figura, anche nell’ottica di una continua trasformazione, in atto da tempo e constatata anche da sociologi del calibro di Marc Augè, di questi spazi commerciali da non luoghi per eccellenza a ambiti di incontro e socialità, soprattutto per i giovani delle periferie.

Il centro commerciale Iper di Rozzano di proprietà di una joint venture tra i due colossi della grande distribuzione Auchan e Finiper, non solo ha aumentato la sua superficie di vendita di ben 23 mila metri quadri, ma ha accompagnato l’operazione ad una profonda ristrutturazione dei 42 mila metri quadrati originari. Il risultato dell’intervento da 50 milioni di euro è il raddoppio dei punti vendita che diventano 124 tra i quali H&M e Zara, l’aumento degli spazi dedicati al ristoro che diventano 13 tra i quali Mc’Donalds e Ristò e il potenziamento dei posti d’auto passati da 3.500 a 6.000. La riqualificazione per dimensioni ed entità dell’investimento è il secondo più grande progetto di ristrutturazione e ampliamento di un centro commerciale (ancorato a un ipermercato di marchio Iper) dopo quello bergamasco del centro «Alle Valli» di Seriate.

Quel che più pesa, però nella ristrutturazione, è l’attenzione, posta nell’intera operazione, all’impatto ambientale della struttura come ha spiegato la CDS di Erbusco il general contractor che si è occupata del progetto: “La tendenza nell’immobiliare commerciale è e sarà sempre più, quella di ristrutturare e ampliare le strutture esistenti. non si chiedono nuovi spazi, ma strutture migliori, capaci d’integrarsi perfettamente negli ambienti in cui le comunità vivono”.

Il centro, infatti, si è dotato di impianti a efficienza energetica e vetrate basso emissive. E sulla facciata principale è stato realizzato un giardino verticale da 1.250 metri quadrati di verde con oltre 200 varietà di specie vegetali. Il giardino, secondo i progettisti, contribuirà al bilanciamento termico dell’edificio riparandolo dai raggi solari e diminuendo il consumo energetico, trattiene le polveri sottili, assorbe CO2 e riduce i rumori ambientali. Avere ridotto l’impatto ambientale ed essere intervenuti su un’area sostanzialmente già trasformata ha inoltre garantito il consenso sull’intera operazione.

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Emiliano Condò