MILANO – ”Io provengo dal Marocco e Mubarak e’ egiziano. Il Marocco e l’Egitto sono due cose diverse”. Lo ha detto in aula al processo milanese sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, Mohammed el Marough, il padre della giovane citato come testimone. L’uomo, oltre a negare la parentela con l’ex rais, ha escluso di aver mai impedito che sua figlia andasse a scuola e di averla picchiata. Inoltre ha aggiunto di non averle mai versato addosso, come lei aveva detto, olio bollente, ma che quell’episodio fu ”un incidente domestico” che ebbe in Marocco quando sua figlia aveva 1 anno.
Alla domanda del pm Sangermano che gli ha chiesto per quale motivo la ragazza scappava sempre di casa, il padre di Ruby ha risposto ”perche’ voleva vivere come i ricchi”. Il signor Mohammed el Marough ha anche detto di non aver litigato con la figlia: ”Volevo darle solo delle regole”.
Regole religiose? ”No, di vita” ha aggiunto. L’uomo ha anche affermato di aver saputo dai giornalisti che Ruby si era trasferita a Milano e delle sue frequentazioni con Silvio Berlusconi e di aver ricevuto da Ruby denaro in un paio di occasioni, una volta 500/1.000 euro e un’altra volta 1.000 euro.
Ora l’uomo, come ha spiegato, ha solo contatti per telefono con la figlia e non ha mai visto l’attuale compagno, Luca Risso, da cui la bella rubacuori ha avuto una figlia. Inoltre, piu’ volte ha ripetuto di non averla mai cacciata di casa quando era minorenne: ”Io le avevo fatto scegliere tra casa mia e la comunita’. Lei aveva scelto la comunita’ ed e’ la comunita’ che deve rendere conto di quel che ha fatto mia figlia”.