MILANO – Ryanair va alla guerra col governo italiano sulla tassa municipale per i passeggeri degli aeroporti italiani. Tassa che è passata da 6,50 euro a 9. Ma se il governo rivedrà l’aumento Ryanair valuterà di annullare gli annunciati tagli di rotte e traffico su Alghero, Pescara e Crotone. Lo ha detto l’amministratore delegato di Ryanair, Micheal O’Leary, in una conferenza stampa a Milano.
Sulla questione, ha spiegato, ”abbiamo avuto un incontro molto positivo con il ministro Graziano Delrio, che ha mostrato aperture verso il taglio della tassa e la possibilità di ridisegnare le linee guida aeroportuali, che impediscono agli aeroporti italiani regionali e delle isole di competere con gli aeroporti delle principali città”. I tagli, già annunciati da Ryanair a febbraio, riguarderebbero, a partire da novembre, la chiusura delle basi di Alghero e Pescara, con una riduzione dei voli fra il 60% e l’80%, e l’interruzione dei voli a Crotone. ”Se verrà rivista la tassa – ha spiegato O’Leary – valuteremo l’annullamento dei tagli di rotte e traffico”. ”Se riuscissimo a cancellare la tassa – ha poi concluso – i prossimi anni raggiungeremo i 50 milioni di passeggeri in Italia con 15/17 mila posti di lavoro”.
“Che siano Alitalia ed Etihad a pagare le pensioni ai propri dipendenti, e non Ryanair”. “Tassare i visitatori in Italia per creare un fondo che vada a pagare le pensioni e la riqualificazione professionale degli ex piloti Alitalia – ha aggiunto – creerà un danno incalcolabile al turismo e al lavoro italiani”. Poi, parlando delle tariffe, ha aggiunto: “Non consideriamo Alitalia come un vero e proprio competitor, se Alitalia decidesse di competere con noi, perderebbe”. O’Leary ha ricordato che Ryanair aveva suggerito ad Alitalia di fare da feederaggio ai loro aeromobili sul lungo raggio.