Ryanair, O’Leary provoca Alitalia: “Pronti a diventare soci”

Michael O’Leary

ROMA – Non è bastato un “no, grazie” a fermare il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, che martedì aveva proposto ad Alitalia una collaborazione su Fiumicino, annunciando il lancio di una nuova base sullo scalo romano a partire dal 18 dicembre. Oggi O’Leary torna a girare il coltello nella piaga, non escludendo altri strumenti di cooperazione, inclusa la partecipazione all’aumento di capitale di Alitalia. 

O’Leary, in conferenza stampa da Bruxelles ha detto: “La nostra offerta resta valida. Con l’arrivo a Fiumicino, Ryanair aveva due opzioni, o seppellire Alitalia, o lavorare con Alitalia. Io —ha sottolineato — preferisco lavorare con la gente. Cerco la pace”. E a domanda specifica, se considera la possibilità di entrare nel capitale di Alitalia, ha risposto: “Non escluderei nulla”.

Ma la provocazione, almeno per ora, lascia il tempo che trova. Il rafforzamento di capitale Alitalia da 300 milioni in scadenza, è infatti riservato ai soci della ex compagnia di bandiera. Solo dopo, con l’inoptato, si aprirà anche al resto del mercato ed eventualmente anche a Ryanair.

Intanto però lo sbarco della low cost sull’hub di Fiumicino ha fatto infuriare Assaereo, l’associazione nazionale vettori e operatori del trasporto aereo, che fa sapere:

“L’avvio dei nuovi collegamenti annunciati da Ryanair a Fiumicino è un fatto eccezionalmente grave che produrrà conseguenze pesantissime su tutti gli operatori e del quale se ne assumeranno tutta la responsabilità, anche nei confronti di migliaia di lavoratori, coloro che l’hanno resa possibile. È sconcertante dover constatare che mentre il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avvia un confronto permanente tra tutti i soggetti dell’industria del trasporto aereo nazionale per dare nuove prospettive di sviluppo alle imprese del settore, il cosiddetto sistema del trasporto aereo risponde con l’avvio di nuovi collegamenti da parte di Ryanair dal principale aeroporto/hub italiano. Consentire ad un operatore come Ryanair , che non ha mai nascosto la propria politica basata sullo sfruttamento delle più favorevoli norme fiscali, contributive e lavoristiche irlandesi nonché sui generosi finanziamenti dagli aeroporti, di avviare nuovi collegamenti da Fiumicino è un colpo micidiale a tutta l’industria del trasporto aereo che, con enormi sacrifici, sta cercando di risollevarsi dalla peggiore crisi che abbia mai attraversato”.

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Daniela Lauria