BARI – Se c’è una nuova tassa Ryanair la pagherà e resterà in Italia. Lo chiarisce Michael O’Leary, amministratore delegato del vettore irlandese low cost. Di recente il decreto crescita del Governo Monti ha obbligato le imprese estere, come Ryanair, che operano in Italia a pagare tasse e contributi nel nostro Paese. Norma che poteva mettere in fuga la compagnia che del resto ha già ridotto la sua presenza in Spagna di recente.
E invece Ryanair non rinuncerà ai voli italiani: “Non costerà alle casse della compagnia irlandese più di 2 milioni di euro”, ha specificato l’ad. Scongiurato, a quanto pare, il rischio di fuga dall’Italia, così come accaduto nei mesi scorsi in Spagna. “In realtà – aggiunge O’Leary – non abbiamo abbandonato la Spagna ma solo ridotto la presenza. E lì si tratta di una situazione differente: hanno raddoppiato le tasse aeroportuali a Madrid e Barcellona e incrementato del 20% in altre basi come Valencia. Easyjet ha chiuso una base, noi abbiamo tagliato solo qualche volo”.