ROMA – Il batterio Xylella Fastidiosa che colpisce gli ulivi del Salento, in Puglia, è stato “costruito in laboratorio da una multinazionale brasiliana“, il cui nome è un anagramma della Xylella. In tutto questo forse c’entra la Monsanto, che ha prodotto l’insetticida con il quale sono state cosparse le campagne salentine e che avrebbe brevettato anche “ulivi Ogm immuni al batterio”: è quanto sostiene l’agronomo Cristian Casili, di cui Sabina Guzzanti si fa portavoce sul proprio profilo Facebook. Nel suo post su Facebook la attrice e regista satirica scrive:
“Ero in SALENTO per LaTrattativaContinua e sentite cosa ho scoperto:
‘è un batterio che si chiama Xylella.
Qualcuno sospetta che sia costruito in laboratorio da una multinazionale brasiliana che ha un nome che è l’anagramma di questo batterio. Chi mi ha raccontato queste cose è Cristian Casili agronomo che studia il fenomeno da molto tempo.Alcuni ulivi salentini sono stati attaccati. Con uno studio molto approssimativo fatto su 20mila ulivi (20mila su 11 milioni) ne sono stati trovati 500 malati. Malati non si sa nemmeno se tutti attaccati dalla xilella perché potrebbe essere anche un fungo.
Morale hanno deciso di spargere un insetticida velenosissimo prodotto dalla famigerata Monsanto e di sradicare un milione di ulivi da sostituire con ulivi OGM immuni al batterio prodotti sempre dalla Monsanto, batterio forse inventato dalle stesse multinazionali che offrono il rimedio”.
La versione della Guzzanti è stata criticata sul Foglio da Giordano Masini, che derubricando il Salento come “terra di vacanze un sacco fighette”, si è lanciato in un’invettiva molto ben scritta:
“Tutto torna. Ci avevano raccontato solo bugie, e chissà che ne sarebbe oggi di noi se non fosse per un eroico drappello di artisti e musicisti, che tra una canna e l’altra hanno sgamato la magagna e sono disposti a tutto per fermare la distruzione degli ulivi del Salento, sconfiggere il male e far risorgere il Sole. C’è Nando, il cantante dei Sud Sound System, c’è anche Al Bano, assicura Nando, e i Negroamaro, e ora c’è anche Sabina Guzzanti, proprio lei, in Puglia per presentare il suo masterpiece sulla trattativa Stato-Mafia e che, sulla sua pagina Facebook, ha tirato giù al volo la sceneggiatura per questo entusiasmante sequel.
Una sceneggiatura demenziale della quale si è già fatto portavoce il Fatto Quotidiano, che ha messo in allarme Giancarlo Caselli, oggi presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e che coinvolge immancabilmente dei Pm, quelli di Lecce, che su questa storia avrebbero aperto un’inchiesta. Ma siamo nella terra della Procura di Trani, non è che ci si possa meravigliare più di tanto.
Tra parentesi: gli ulivi Ogm non esistono, forse un giorno qualcuno li avviserà. Intanto avanti con la prossima trattativa”.