ROMA – ''Questo e' un Paese dove se una tossicodipendente decide di fare un figlio puo' farlo, mentre se una persona come me e con la mia storia decide di adottare un bimbo non puo'''. Lo dice Sabrina Ferilli in un'intervista al settimanale 'Chi', in edicola domani, parlando della sua ''lotta per adottare come single''.
''Io mi domando – si chiede l'attrice – se sia giusto non poter adottare come genitore singolo, visto poi che grazie a battaglie politiche oggi un bambino che nasce all'interno di un matrimonio ha gli stessi diritti di un bambino che nasce fuori dal matrimonio''. ''Anche se la storia con Flavio c'e' – dice riferendosi alla storia sentimentale con il manager Flavio Cattaneo – e lui farebbe un figlio con me adesso, il discorso che sto facendo oggi sulla maternita' e' una rivendicazione di diritti di una persona e, quindi, di una donna. Un discorso tutto femminile – aggiunge -, una battaglia che voglio combattere da sola, prima con l'affido, che persino da noi si puo' fare come single, e poi con l'adozione, con la speranza che possano cambiare determinate cose. Siccome paghiamo le tasse, come quasi in nessun altro Paese, mi piacerebbe che da parte dello Stato ci fosse anche piu' attenzione verso alcuni diritti fondamentali dei cittadini''.
''Le donne che oggi hanno cinquant'anni – conclude Ferilli – sembrano le trentenni di ieri. Per quel che riguarda me, pero', il problema non e' anagrafico, e' che io non ho capito se per fare i figli ci vuole piu' incoscienza o piu' maturita'. E io o sono troppo matura per farlo, oppure sono troppo incosciente''.
