Dopo 10 anni di carcere per l’omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana, in provincia di Taranto, Sabrina Misseri e Cosima Serrano chiedono permessi premio. Rispettivamente la cugina e la zia della ragazza uccisa e poi buttata in un pozzo il 26 agosto 2010, le due sono condannata all’ergastolo. Presto, se la richiesta dovesse essere accolta, potranno uscire dal carcere temporaneamente e sotto stretta vigilanza.
Il permesso premio per Sabrina Misseri e Cosima Serrano
L’avvocato, legale della Serrano, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi spiega: ”Hanno già scontato dieci anni e presto faremo un’istanza al tribunale di sorveglianza perché possano godere di qualche premio”. Inoltre, le ha definite ”due detenute modello”. Di Sabrina Misseri ha raccontato che lavora nel centro estetico del carcere di Taranto, mentre la madre in sartoria.
 Il legale di Cosima Serrano poi parla del ricorso presentato alla Corte di giustizia europea. ”Tutti gli ingranaggi della cronologia presentata dagli inquirenti rischiano di bloccarsi. Fa piacere constatare che la cosa non è sfuggita ai magistrati della Corte di giustizia europea. Il ricorso, infatti, è stato ritenuto ammissibile, quindi fondato. L’auspicio è di poterne dibattere quanto prima, già nei primi mesi del 2022”.
Il delitto di Avetrana
Il delitto di Avetrana è stato un caso di omicidio commesso il 26 agosto 2010 ad Avetrana in provincia di Taranto a danno della quindicenne Sarah Scazzi. La vicenda ha avuto un grande rilievo mediatico in Italia, culminato nell’annuncio del ritrovamento del cadavere della vittima in diretta sul programma Rai Chi l’ha visto?. Il 21 febbraio 2017 la corte suprema di Cassazione ha definitivamente riconosciuto colpevoli e condannato all’ergastolo per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Confermando la condanna già inflitta in primo grado e in appello dalla corte d’assise di Taranto.