TARANTO – Sabrina Misseri voleva Ivano Russo, ma lui giocava solo con lei. “E’ il dramma personale di Sabrina, la sua frustrazione”, sintetizza il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro, nella requisitoria al processo d’appello, il presunto movente dell’uccisione di Sarah Scazzi, ovvero il contrastato rapporto sentimentale tra i due, al quale si stava legando anche la cugina quindicenne.
“Sabrina – ha aggiunto il pg – era ossessionata da Ivano, come dimostrano i 4.500 sms scambiati tra i due da gennaio ad agosto 2010. Sabrina era anche frustrata dal suo aspetto fisico rispetto a quello di Sarah. Ma nel diario di Sarah – ha detto il pg leggendo alcune pagine – l’unica cosa che le piaceva era il suo aspetto fisico, esattamente il contrario di quello che diceva Sabrina, che sosteneva che Sarah non si piaceva perché era troppo magra”. Il pg ha ribadito che quello di Sarah è stato un delitto con “dolo di impeto”, e non frutto di premeditazione.