SALEMI (TRAPANI), 12 AGO – 'Ma quale mafia! Cittadini, ribellatevi'. E' questa la frase che appare su un grande manifesto affisso in piazza Liberta', nel cuore di Salemi (Tp), per incitare i cittadini a ribellarsi contro le ricostruzioni giudicate dal sindaco Vittorio Sgarbi ''fantasiose, suggestive, contenute in alcuni rapporti di polizia giudiziaria dell'indagine salus iniqua relativi ai presunti tentativi di condizionamento dell'attivita' amministrativa da parte dell'ex deputato della Dc, Giuseppe Giammarinaro''. ''Altri manifesti – si legge in una nota del Comune – nelle prossime ore, saranno collocati in diversi punti della citta'.
''Sono indagini malate – dice Sgarbi – perche' senza alcun riscontro oggettivo si sono elevate maldicenze e chiacchiericcio a ipotesi di reato. Si parla di una mafia che non c'e'. O di quella che e' stata, come quando si evocano i Salvo, tacendo che l'ultimo di loro e' morto nel 1983. Non c'e' niente di piu' grave – ammonisce Sgarbi – che usare la mafia a sproposito. La mafia va aspramente combattuta, ma non e' lecito inventarla''.
Sgarbi ieri ha inviato due lettere: al ministro Roberto Maroni e al Capo della Procura di Marsala, Alberto Di Pisa. In quest'ultima il sindaco di Salemi, citando fatti specifici e manifestando comunque la disponibilita' a fornire ogni dettaglio sulle accuse da lui rivolte al questore e al maresciallo dei carabinieri, sollecita di fatto l'apertura di una formale inchiesta.