SALERNO – Maria Ambra, una prostituta di 74 anni originaria di Castel San Giorgio (Salerno) è stata uccisa nella baracca in cui lavorava a Nocera Superiore, in provincia di Salerno, all’altezza dell’autogrill di Alfaterna della A3 nel tratto Napoli-Pompei-Salerno. Il cadavere era seminudo, in una pozza di sangue. Aveva indosso solo la gonna ed era supino sul pavimento. Nella bocca della donna era stato infilato uno dei piedi del letto della baracca, sul suo volto c’erano diverse ecchimosi.
A scoprire il cadavere della donna è stata una sua collega che usava la stessa baracca per incontri sessuali a pagamento.
Al momento, la morte di Maria è avvolta nel mistero che sarà risolto solo con l’autopsia. Sta di fatto che chi era con lei in quella capanna, prima di fuggire via, ha sollevato la rete del materasso e le ha conficcato nella bocca un piede metallico.
In queste ore gli investigatori lavorano sulle poche cose ritrovate in quella capanna, realizzata con delle tavole di legno e avvolta da alcuni tendoni per assicurare la privacy.
Maria Ambra in quella zona lavorava di mattina, nel pomeriggio a darle il cambio giungeva la collega che quest’oggi ha effettuato il ritrovamento, avvisando i carabinieri.
Gli investigatori cercano di fare chiarezza ed individuare i frequentatori di quella zona. Nel 2010 un’altra prostituta venne uccisa nella sua casa: Santina Rizzo, 63 anni, prima fu strangolata e poi colpita con delle forbici. I carabinieri in pochi giorni risolsero il caso arrestando l’omicida.