ROMA – Tra il 1995 e il 2002 sono stati circa 10mila i morti in più nelle aree fortemente inquinate italiane censite dal progetto Sentieri, i cui primi risultati sono stati presentati a Roma nel corso di un convegno organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. La stima provvisoria è stata fornita da Marco Martuzzi del centro Europeo per la Salute e l’Ambiente dell’Oms che ha collaborato al progetto.
“Questo è il dato dei morti in più rispetto alla media regionale nelle zone prese in esame – ha precisato Marcuzzi – di sicuro molti di questi sono dovuti alla contaminazione, ma ci sono anche altri fattori, e dire esattamente quanti sono stati causati dall’inquinamento è impossibile”.