Il Cenone del 24 sera riunendo più famiglie, parenti, amici e bambini e ragazzi quest’anno bisognerebbe non farlo, anche quest’anno come purtroppo l’anno scorso. Ma il Cenone del 24 o il pranzone del 25 non possono non esser fatti, sono la forma e la sostanza del Natale. Quindi faremo tutti quel che in realtà non si dovrebbe fare. Ecco alcune regole, anzi alcuni consigli, anzi alcune ovvietà da mettere però in non scontata pratica.
Pochi, larghi e vaccinati
Al Cenone e al Pranzone della vigilia e del giorno di Natale restate relativamente pochi intorno al tavolo. Dieci, dodici al massimo, per avere un’idea. Ovviamente un numero preciso non c’è, non c’è un numero liberatorio sotto o sopra il quale va bene o va male. Vale il meno siamo meglio stiamo. Quindi estrema parsimonia nel sommare famigli e amicizie e trasformarle in commensali. E la dozzina di commensali o qual che sia non stretta e compressa con le sedie una attaccata l’altra. Distanziati per quel che si può anche a tavola.
Prolunghe, un altro tavolo…tra una sedia e l’altra lo spazio di un braccio aperto. E nessun, proprio nessun non vaccinato a tavola. Accoglierlo il non vaccinato in una situazione di gruppo è fargli del male, avvicinarlo al contagio, altro che dimostrazione di affetto. Tenere lontano il non vaccinato dal Cenone e Pranzone è fargli il regalo di Natale, anche se, come è probabile, il non vaccinato non capirà.
E i bambini non vaccinati?
Una grande e dominante percentuale di contagi viaggia oggi sulle gambe dei bambini non vaccinati (la vaccinazione pediatrica è appena partita). Il Natale con i suoi riti e appuntamenti è soprattutto loro, dei bambini. Ma soprattutto loro non sono vaccinati. Quindi che si fa? Tampone per tutti i bambini, tampone di Natale? Tampone però può essere un’illusione e non una soluzione. Tampone quale? Tampone quando? Certo se si fa un tampone molecolare due giorni prima del 24, cioè oggi, e se il referto è negativo allora massima tranquillità e sicurezza. Ma un molecolare costa soldi e soprattutto tempo e i laboratori non sono in grado di soddisfare una richiesta di massa di tamponi molecolari. Quindi la massima garanzia è di fatto inaccessibile o quasi.
Ci sono i tamponi rapidi fatti nelle e dalle farmacie. Andrebbero fatti domani perché hanno una “sensibilità” di 24 ore, fatti prima perdono un bel po’ della sicurezza che dovrebbero infondere. E comunque il tampone rapido o antigenico rileva solo alti tassi di replicazione virale, il 30/40% delle volte non vede il contagio a bassa intensità e quindi il tampone rapido potrebbe essere una via per farlo sedere a tavola il contagio a bassa intensità. Infine e alla grande in queste ore i tamponi fai da te che è un po’ come misurarsi la febbre toccando la fronte col palmo della mano.
Il tampone ai bambini non vaccinati e il tampone pre Cenone a tutti, anche se effettuato. non è una liberatoria, una autorizzazione, una “carta” a far Cenone e Pranzone come sempre (anzi come fino al 2019). I tamponi rapidi e fai da te che possiamo fare sono una precauzione e insieme uno scongiuro. Avessimo il coraggio familiare di tenere la mascherina anche in casa durante la sera della Vigilia avremmo molta più prevenzione che esibendo a noi stessi un tampone. Questo coraggio ci mancherà, non lo faremo il Natale con mascherina, però il coraggio di tenere le finestre un po’ aperte quello sì lo possiamo trovare.
Scartare i regali senza abbracci e baci
Abbracciarsi e baciarsi anche no, neanche nello scartare regali. E qui si arriva in prospettiva al Veglione, alla sera del 31 dicembre. Ecco, il Veglione 2021/2022 dovrebbe somigliare il meno possibile ad una festa danzante e il più possibile ad una cena di Natale. Balli e canti sono vie di comunicazione veloce per il virus. Quindi per il Veglione (qui bambini non ci sono) tutti vaccinati e larghi anche qui. Tutti…Un Veglione con 50 persone non è un azzardo, è un sicuro andarsela a cercare. Attendere l’anno nuovo in una ventina, già non si dovrebbe ma di più proprio non si deve (anche se sappiamo molti lo faranno).
Perché, non siamo tutti vaccinati (o quasi)?
Perché Cenone, Pranzone e Veglione in pochi, larghi e magari tamponati? Vaccinati allora non basta? No, non basta perché i non vaccinati sono ancora sommando tutte le fasce d’età circa dieci milioni, platea più che sufficiente per replicazione del virus e dell’epidemia. E perché i vaccini offrono e garantiscono larga protezione, ma non totale protezione. Nessun vaccino ha mai protetto al 100 per cento dall’agente patogeno, quelli anti Covid riescono a farlo nell’ottanta/novanta per cento della popolazione. E perché la protezione anticorpale indotta dai vaccini cala col passar del tempo. E perché i vaccini tengono i vaccinati quasi sempre fuori dagli ospedali e dalle terapie intensive (stazione finale quasi esclusiva per No vax) ma non fuori dal contagio. Covid te lo prendi anche se vaccinato, se vaccinato Covid non ti fa troppo male e non ti uccide.
E allora anche il vaccinato può far circolare con se stesso il virus e quindi anche i, vaccinato con mascherina, vaccinati, larghi e pochi a tavola. Perché Covid è epidemia e non abbiamo ancora accettato/capito che una epidemia non è la somma di individuali malattie, epidemia è fatto sociale: se 10 mln di non vaccinati fanno tremila in terapia intensiva allora gli ospedali rimanderanno cure ed esami anche per altre patologie che possono affliggere i vaccinati. Siamo già a queste quote? No ancora ma scivoliamo su un piano inclinato: varcati i 30 mila contagi giornalieri, varcata quota mille terapie intensive occupate da pazienti Covid. Salvare il soldato Cenone, salvare il soldato Natale non ci si può esimere, ci tocca. Cerchiamo di farlo con io, minimo delle perdite in missione.