CATANIA – L’Inps di Catania ha sospeso per la terza volta la pensione di invalidità a Salvatore Crisafulli, 46 anni, che dal 2003 è in coma vegetativo. La motivazione: omessa dichiarazione dei redditi nei tempi previsti dalla legge. Lo spiacevole episodio si era già verificato nel 2009 e nel 2010 e in entrambi i casi l’Inps si era scusata per gli “errori tecnici”. A riportare la storia di Salvatore Crisafulli è Catania Politica che riporta testualmente la lettera dell’istituto di previdenza:
Con precisione, nella lettera che l’istituto di previdenza ha invitato alla famiglia Crisafulli, intestata questa alla madre Angela Catania, è stato scritto: “Gentile Signora, La informiamo che siamo costretti dalla legge vigente (art. 13 comma 6 lettera C della legge 122/10) a sospendere la prestazione collegata al suo reddito, per non averci comunicato il suo reddito per l’anno 2009. La avvisiamo che decorso il termine di 60 giorni senza nessuna comunicazione da parte vostra si procederà per legge alla revoca definitiva della prestazione collegata al suo reddito. In questo caso, le prestazioni collegate al suo reddito per le quali risultano rilevanti i redditi oggetto dell’omessa dichiarazione, saranno recuperati perchè considerate non più spettanti”.
La famiglia Crisafulli, sconvolta, ha gridato allo scandalo e annuncia di essersi rivolta ad un legale:
“Stavolta non accettiamo che l’Inps possa ancora giustificarsi sostenendo che si tratti di nuovo di un errore tecnico oppure informatico – conclude Pietro Crisafulli – siamo indignati e offesi e non vogliamo che questi casi possano ripetersi, per noi, ma anche per altre famiglie che vivono situazioni difficili come la nostra”. La famiglia Crisafulli, infatti, annuncia anche che per questo caso si sono affidati all’avvocato Gisella Scollo del foro di Catania.
