L’AQUILA – Salvatore Parolisi è stato condannato a 30 anni di carcere al processo d’Appello per l’omicidio della moglie Melania Rea. Nel processo di primo grado Parolisi era stato condannato all’ergastolo. Il 30 settembre la Corte d’Assise ha condannato l’ex caporale maggiore dell’esercito.
“E’ stata dura“. E’ l’unico commento uscito dalla bocca di uno dei giudici popolari della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila che ha confermato, di fatto, la colpevolezza di Parolisi. I sei giudici popolari sono usciti tutti insieme con bocche assolutamente cucite e non hanno voluto rilasciare altre dichiarazioni.
“Le volevo bene anche se la tradivo“, ha detto Parolisi alla giuria della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila. Per Parolisi, che ha portato in aula lettere tra lui e Melania, la moglie l’aveva perdonato per la relazione.
“GIUSTIZIA E’ FATTA” – “Giustizia è fatta” ha esclamato la madre di Melania Rea alla lettura della sentenza di condanna di Parolisi. Il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, ha commentato: “Giudichiamo molto positivamente la sentenza Parolisi resta colpevole, la famiglia ha accolto molto favorevolmente il verdetto”.
Il fratello di Melania, Michele Rea, pensa invece alla nipotina Vittoria, che all’epoca dell’omicidio aveva appena 18 mesi: “Se potessi la metterei in una campana di vetro, ma non posso. Sicuramente saprà la verità quando sarà il momento e mia sorella ci aiuterà da lassù”.
” Tutti i componenti della famiglia Rea si sono lasciati andare a un pianto liberatorio. “C’è stata un’attesa snervante – ha detto Michele – è stata la giornata più dura della nostra vita”.
“PROCESSO FINISCE IN CASSAZIONE” – – “Salvatore si aspettava qualcosa di diverso, non dico l’assoluzione, ma… Ora non ci resta che accettare il verdetto, non ci resta che attendere le motivazioni”. Il legale di Parolisi, Nicodemo Gentile, ha commentato così la sentenza all’uscita della Corte d’Appello dell’Aquila. “E’ importante aver eliminato l’ergastolo – ha concluso il legale – ma ci aspettavamo una sentenza leggermente più umana”.
Valter Biscotti, uno dei legali di Salvatore Parolisi, ha dichiarato: “Ci siamo parlati, anche se per un attimo, naturalmente era un po’ avvilito, ma i processi finiscono in Cassazione. Evidentemente la Corte ha ritenuto di dover aderire alla ricostruzione fatta in primo grado dalla dottoressa Tommolini. Aspettiamo con ansia di leggere le motivazioni, nella speranza di non trovare ulteriori versioni. Siamo gente abituata a lottare, i processi penali finiscono in Cassazione, ci sono sentenze di condanna che possono essere ribaltate. C’è amarezza perché la pena, anche se di trent’anni, è severa. Ma non ci fermeremo”.