MILANO – Salvatore Parolisi e Alberto Stasi nello stesso carcere, quello di Bollate a Milano. Parolisi è stato infatti condannato in via definitiva per l’omicidio di Melania Rea, assassinata il 18 aprile del 2011. Il settimanale “Giallo” in esclusiva ha raccolto le dichiarazioni dei familiari della donna in seguito alla degradazione dello stesso Parolisi.
Gennaro Rea, il papà della vittima, indignato per i benefici di cui il suo ex genero ancora usufruiva, qualche tempo fa aveva scritto al Ministro della difesa, Roberta Pinotti, per chiedere come fosse possibile che Parolisi mantenesse lo status di militare. La risposta del Ministro non si era fatta attendere. I vertici militari avevano promesso a Gennaro Rea che avrebbero presto trasferito Parolisi in un carcere civile. E così è stato.
Commenta a Giallo Michele Rea, fratello di Melania:
“Siamo soddisfatti. Parolisi è un assassino e non è degno di indossare una divisa. I militari sono persone perbene e onesti cittadini. Lui non lo è. Non gli spetta alcun beneficio e dovrà scontare il resto della sua pena in un carcere civile. Melania non tornerà indietro, ma veder applicato il regolamento allevia il nostro dolore e ci fa credere nella giustizia. Di benefici Parolisi ne ha avuti già tanti, troppi. A iniziare dalla pena: solo 20 anni per un omicidio atroce come quello di mia sorella. Se pensiamo poi che il delitto è stato commesso davanti alla loro figlia Vittoria, la pena appare ancora più misera”.