ANCONA, 22 LUG – ”Melania, tu non lo meritavi”. Lo dice il marito Salvatore Parolisi, ora in carcere per il suo omicidio, in un’intercettazione ambientale che per gli investigatori suona come uno ‘spot’ rivolto a chi è evidentemente in ascolto. Perché il caporalmaggiore dell’esercito sa già di essere, ormai da giorni, intercettato. E’ il 9 maggio (Melania è stata uccisa il 18 aprile, il cadavere scoperto due giorni due giorni dopo). Sono le 12:10. Parolisi è a bordo della sua auto con la bambina.
Si sente la voce di Salvatore che, da solo, dice:
”perché tutti mi devono assillare..perché…che cosa ho fatto di male (per 3 volte) per meritare tutto questo..tutta questa vergogna…perché sono un deficiente, un bastardo di merda (per 2 volte), ma se lo prendo chi è stato..se lo prendo questo figlio di puttana..se lo prendo…con le mie mani a quel bastardo..anzi quei bastardi di merda..se li prendo a tutti questi bastardi…mi stanno facendo diventare una schifezza di persona…ma io sono una schifezza di persona…perché io devo allontanarmi da tutto questo…Melania tu non lo meritavi (per 2 volte)..ma non ti preoccupare..fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita…se prendo questi bastardi che ti hanno fatto queste cose…se è vero il dio lo passo veramente un guaio..fosse l’ultima cosa che faccio….l’ultima amore mio.. questi porci di merda…tu (riferito a Melania) avevi un uomo vicino.. schifoso…lo sai quanto ti amavo..lo sai…non ti ho fatto mai mancare nulla..mai amore mio…perché ti ho fatto andare da sola..perché sei andata solo tu…non dovevi andarci lì(per 2 volte) lì nel bagno.. non dovevi andare (per 3 volte)”.
Il riferimento è alla ‘scomparsa’ di Melania, quando sul Colle San Marco lei gli avrebbe detto che andava appunto a cercare un bagno.
Lo ‘spot’ di Parolisi così prosegue: ”non me lo perdonerò mai amore mio…ti ho fatto andare da sola…e guarda cosa ti hanno fatto..mi uccidevano a me questi porci di merda…perché se la sono presi con te (per 2 volte)…perché…perché…”. ”Orbene – evidenzia l’informativa riepilogativa dei carabinieri che hanno svolto le indagini -, pur confermando i dubbi sopra evidenziati circa la genuinità dei contenuti, qualora si intendesse, tuttavia, considerarli spontanei, occorrerebbe porre profonda attenzione al passaggio in cui il Parolisi effettua, nel rivolgersi o riferirsi agli ipotetici assassini della moglie, una sospetta correzione dal singolare al plurale; ciò a voler significare che una simile repentina precisazione, in un discorso ad alta voce con se stesso, non si spiegherebbe altrimenti se non con una diretta conoscenza di ulteriori particolari riguardanti il delitto, sconosciuti agli inquirenti ma in ogni caso da lui stesso consapevolmente ed inspiegabilmente omessi (della serie in base a cosa i responsabili sono più di uno?)”.
Dello stesso tenore un’altra ‘esternazione’ di Parolisi, anche questa – così viene interpretata – a beneficio di chi ascolta. Salvatore è sempre in auto, da solo. Sono le 21:38 dell’11 maggio, e si rivolge a Melania: ”ti rendi conto amore mio, mi stanno accusando di averti ucciso, ti rendi conto amore mio, come cazzo si fa, perche sono un porco di merda, ho fatto sempre lo schifoso (incom), ho fatto sempre lo schifoso di merda, non mi mancava nulla… ero così contento..diglielo tu da là sopra… (per 2 volte) aiutaci tu (per 2 volte)…mannaggia… io… io sono stato… mannaggia quel porco del diavolo (per 2 volte)… io ho ucciso (incomp) amore mio diglielo tu a questi sporchi… a questi sporchi di merda…un uomo di merda (incom) io ho fatto questo..io..mannaggia quel porco del diavolo..mi mangerei il cuore se avessi davanti a me quello che ti ha toccato così, glielo strapperei dal petto..poi mi farei 30 anni di galera.. come… come non li farei se lo prendessi..questo porco di merda… a questi porci di merda…(incomp) che sono stati… mannaggia quel porco del diavolo mannaggia… io… io… capito io… ma come cazzo si fa (per 2 volte)… dicono che sono stato io… mannaggia quel porco del diavolo mannaggia…”.