Parolisi, lettera contro i Rea: “Volevano Vittoria perché Michele non ha figli”

Salvatore Parolisi (Foto Lapresse)

ASCOLI PICENO – “Hanno voluto mettere le mani su Vittoria perché il fratello di Melania, Michele, non può avere figli”. L’accusa di Salvatore Parolisi alla famiglia di Melania Rea, la moglie uccisa nell’aprile del 2011, è pesante. Parolisi lo scrive dal carcere dove è rinchiuso con l’accusa di omicidio alle sorelle Francesca e Lucia. “Il problema è che loro (i Rea, ndr) mi odiano ormai perché ho tradito Melania e questo non gli va giù, anche se sanno che non le avrei mai torto un capello figuriamoci il resto, loro si sono schierati contro di me. E quanto più fango possono buttarmi addosso più sono felici. Tu sai meglio di me che hanno fatto di tutto per rinchiudermi qua dentro. E ora che ci sono riusciti l’unico scopo è quello di mettere le mani su mia figlia, ma non per loro, sono sicuro che dietro questo odio ci sia lo zampino di Michele (il fratello di Melania, ndr) il quale non avendo figli, mi spiace dirlo e pensare vogliano mettere le mani su Vittoria”.

E ancora: “I bambini devo vivere in un ambiente sano e con tanto amore, non con odio e disprezzo addirittura verso la figura paterna. Se ho firmato loro l’affidamento è stato solo per il bene di mia figlia(…) ma se avessi capito che tutto questo poteva remarmi contro non l’avrei mai firmato”. (Per leggere le lettere clicca qui).

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Elisa D'Alto