NAPOLI – Ha pianto in aula, Salvatore Parolisi: il suo desiderio è vedere la figlia. “Ha piagnucolato in aula, come sempre. Ha detto che vuole vedere la figlia. Peccato che sia lui ad aver ucciso sua madre”. Michele Rea, fratello di Melania uccisa da Parolisi il 18 aprile 2011, racconta quanto avvenuto nell’aula del Tribunale dei minori di Napoli dove all’udienza per decidere in merito all’istanza presentata da Parolisi di vedere la figlia, era presente lo stesso ex caporalmaggiore dell’esercito, condannato a 20 anni.
La bimba, quando fu uccisa Melania, aveva 18 mesi. “E’ serena – dice Michele – sa tutto quello che è successo, gli psicologi ci hanno detto di farla crescere nella verità”. La piccola, che ha sette anni, è stata affidata ai nonni. E quel che è certo, ribadisce lo zio Michele “è che faremo di tutto per fare in modo che non riveda il padre”.
“Già due anni fa aveva presentato l’istanza di vedere la piccola Vittoria ma era stata rigettata per ‘disinteresse’, vuol dire che della piccola aveva dimostrato di non essersene interessato – conclude – ora ci riprova ma noi ci opporremo in tutti i modi. E’ lui che ha ucciso la mamma di Vittoria ed è lui che ha cancellato il ruolo di padre. Non merita di vederla, mai”. Pochi giorni fa, lo scorso 29 settembre, Salvatore Parolisi, è stato degradato ed è stato trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere a quello di Bollate (Milano).