ROMA, 13 MAG – Rischio tagli per i servizi sanitari nelle otto regioni con i conti in rosso. Entro l'anno, per il contenimento dei costi, i responsabili delle sanita' locali dovranno usare la scure per ridurre il numero delle strutture sanitarie cosi' come previsto da un documento elaborato dai ministeri della Salute e dell'Economia assieme alle Regioni.
Nel territorio le strutture complesse previste dagli atti aziendali o da altri provvedimenti regionali e aziendali (riportate nel documento Ministero-Regioni) sono 6.738 e le strutture semplici 15.793. Secondo i nuovi parametri dovrebbero diventare 4.917 le complesse e 6.441 le semplici. Si dovrebbero eliminare nel territorio 1.821 strutture complesse e 9.352 strutture semplici.
Il che si traduce, spiega Massimo Cozza, segretario nazionale dei medici della Cgil, nella possibile riduzione dei servizi sul territorio per i cittadini. Piu' a rischio proprio l'assistenza territoriale, dai consultori ai servizi di salute mentale, ai Sert per le tossicodipendenze.