SANREMO – Ci sarebbe una cenetta romantica all’origine dell’incendio dei due mega yacht ormeggiati al Portosole di Sanremo. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX la polizia è sulle tracce di un marinaio svedese, incaricato di sorvegliare una delle due barche ma che al momento dello scoppio non era solo. Max Grybble, 22 anni, è ricercato dalla procura di Sanremo perché sospettato di incendio colposo e disastro ambientale.
Grybble avrebbe trascorso la serata a bordo dello Irbis con una misteriosa ospite con la quale aveva in programma di consumare una cena al chiaro di luna. La scintilla, quella vera, è scoccata mente Grybble stava cucinando delle bistecche, o delle rostelle, sul ponte della barca. L’olio caduto sul fuoco avrebbe fatto divampare le fiamme.
Secondo le informazioni raccolte dagli investigatori il marinaio avtrebbe trascorso la serata in compagnia di amici in un locale di Sanremo per poi rientrare a bordo in dolce compagnia. Gli yacht del tipo dello Irbis sono generalmente dotati di due cucine, una interna e una esterna. Il luogo dal quale sono divampate le fiamme sarebbe, secondo gli inquirenti, la cucina esterna: l’olio bollente schizzato sui fornelli a ttizzato il rogo che ha poi rapidamente attaccato lo scafo dello Irbis e del Manhattan, ormeggiato lì accanto e fortunatamente disabitato.
Gli investigatori sarebbero riusciti a rintracciare il padre del ragazzo, marinaio anche lui, informato dell’accaduto.