
Sante Notarnicola è morto, era il poeta della banda Cavallero: ora gestiva pub in centro a Bologna (Foto da video YouTube)
Sante Notarnicola è morto a Bologna a 82 anni. Notarnicola, ex terrorista della banda Cavallero, ma anche poeta e oste in via del Pratello, strada dei locali del centro. Proprio qui gestiva negli ultimi anni alcuni locali.
Sante Notarnicola: il passato da terrorista con la banda Cavallero
Nato a Castellaneta (Taranto) nel 1938, Sante Notarnicola si trasferì a Torino. In giovinezza si legò a gruppi rivoluzionari e anarchici. Il 16 gennaio 1967, nel corso di una rapina a Cirié, la banda di cui rapinatori di cui faceva parte uccise il medico Giuseppe Gajottino.
Il 25 settembre 1967, quando fu preso d’assalto il Banco di Napoli a Milano, la Polizia intervenne e in una sparatoria morirono quattro persone. Notarnicola e Cavallero vennero arrestati il 3 ottobre dopo la fuga e l’8 luglio 1968 furono condannati all’ergastolo.
Sante Notarnicola: dal terrorismo alla poesia e poi ai locali
Nel 1978 il suo era il primo nella lista dei 13 nomi indicati dalle Brigate rosse come detenuti da liberare in cambio del rilascio di Aldo Moro. In carcere studiò e iniziò a scrivere, pubblicando libri, il primo fu ‘L’evasione impossibile‘ e scritti poetici.
Da metà degli anni Novanta in semilibertà ha iniziato a gestire il pub Mutenye in via del Pratello. Dal 2000 era un uomo libero. Recentemente aveva avuto il Covid, ma poi sono subentrate successive complicazioni di salute.
Sante Notarnicola e l’album degli Assalti Frontali
“La nostalgia e la memoria“, uno dei libri di Notarnicola, è diventato il titolo di una canzone dell’album “Terra di nessuno” degli Assalti Frontali.