Sarah Scazzi, niente carcere per zio e cugina di Sabrina. Coppi: "Débacle dei pm"

ROMA, 22 SET – ''Una 'debacle' completa per i pm di Taranto!''. Cosi' l'avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri commenta la decisione con la quale la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Taranto che voleva ripristinare il carcere per lo zio e il cugino di Sabrina Misseri (Carmine Misseri e Cosimo Cosma), accogliendo invece i ricorso con il quale la difesa dei due indagati sosteneva la mancanza di indizi di colpevolezza nell'accusa di aver soppresso il cadavere di Sarah Scazzi.

''Poco a poco si sta tornando – ha detto Coppi all' ANSA – alla prima versione del delitto fornita da Michele Misseri che si e' autoaccusato dell'omicidio della nipotina Sarah Scazzi''. ''Certamente questa decisione sui due parenti che avrebbero, secondo l'accusa, aiutato Michele Misseri a far scomparire il cadavere della povera giovanissima vittima, e' un punto a vantaggio anche per la difesa di Sabrina''.

Secondo l'impostazione accusatoria – ha ricordato Coppi – ''Michele Misseri non poteva aver fatto tutto da solo, e si sarebbe servito dell'aiuto dei due parenti: ma la Cassazione dimostra, con questa decisione, di non credere a questa versione''.

Infine il difensore di Sabrina ha sottolineato come ''questo ennesimo insuccesso dei pm di Taranto dimostra il loro accanimento miope: hanno un uomo, Michele Misseri, che si dichiara colpevole dell'omicidio e si ostinano a tenere in carcere la figlia Sabrina e la moglie Cosima, che si dichiarano estranee al delitto''. Il prossimo lunedi' Coppi discutera' in Cassazione, innanzi alla Prima sezione penale, la stessa sezione che ha emesso il 'verdetto' sui due presunti complici di Michele Misseri, il ricorso con il quale si chiede la scarcerazione di Sabrina. Nell'udienza sara' fatto valere anche il dispositivo depositato.

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