TARANTO – ''Alla base della richiesta di rimessione del processo, pero', c'era una sorta di offesa alla popolazione locale che, si diceva, avrebbe potuto influire o interferire sulle decisioni, anche se con questo non voglio muovere critiche a nessuno''. Lo dice il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, sull'ultima decisione della Cassazione.
''Non entro nel merito della questione. Dico solo – aggiunge il procuratore di Taranto – che noi, come magistrati, siamo abituati a sentirci di tutto e il contrario di tutto, come gli arbitri di calcio''.
''Aspettiamo il provvedimento per valutarlo – continua Sebastio – ma cerchiamo anche di evitare di scadere in un racconto che sembri un incontro di calcio o di pugilato. Qui nessuno ha fatto un gol o lo ha subito, e' il processo che segue il suo iter. Ricordiamoci che c'e' sempre la presunzione di innocenza, e che quelli adottati sono provvedimenti interlocutori e non sentenze''.
