”Sembra quasi di stare in un film. Quando ti capita una cosa così non sai più a chi credere e a che cosa credere”. E’ sconvolto Ivano Russo, amico di Sarah Scazzi e di Sabrina Misseri, da ieri sera sottoposta a fermo perché ritenuta responsabile di aver partecipato, insieme col padre Michele Misseri, al sequestro e poi all’omicidio della quindicenne.
Il giovane, 27 anni, parla con i giornalisti attraverso l’inferriata della sua abitazione e appare molto provato dalla notizia del coinvolgimento di Sabrina, con la quale ha più o meno sempre condiviso tutti i momenti dalla scomparsa di Sarah. ”O non ho capito niente – ha confessato Ivano – o non sto capendo più niente”.
Ivano racconta di aver saputo del fermo di Sabrina ieri sera, 15 ottobre, dai telegiornali: ”Non ci potevo credere, io sapevo che stava per tornare a casa perché ero costantemente in contatto con Valentina (la sorella di Sabrina, ndr)”. Può essere Sabrina capace di aver architettato tutto?, hanno chiesto i giornalisti ad Ivano.
”Se l’avessi creduta capace di fare questo – ha risposto Ivano – non avrei cercato di tenerla su e di esserle vicino”. ”Spero – ha continuato Ivano – si riesca a dare una spiegazione a tutto: per Sara, per noi, per tutti”. Ivano, quando sarà finito tutto, non intende comunque lasciare Avetrana: ”Ho qui le mie radici, non me ne andrò, non c’è motivo che io vada via da Avetrana, rimango qui”.