E’ sera, ad Avetrana piove e casa Misseri e’ tristemente vuota: papa’ Michele e la figlia Sabrina sono in carcere; la mamma Cosima Serrano e’ interrogata da ore presso la Procura della Repubblica di Taranto, ad attenderla la figlia maggiore Valentina e la sorella, zia Emma. Nella lunghissima giornata di lunedì, una giornata di attesa, sono state di nuovo le donne le protagoniste dell’omicidio di Avetrana.
Proprio le donne della famiglia Misseri, ieri, hanno aspettato una buona notizia, che pero’ non e’ mai arrivata. Anzi, dopo l’interrogatorio di garanzia, Sabrina è rimasta in carcere con la gravissima accusa di concorso in omicidio e sequestro di persona dalla cugina quindicenne Sarah Scazzi: il suo fermo è stato confermato dal gip. E nel pomeriggio in Procura davanti ai magistrati è comparsa anche la mamma di Sabrina, Cosima Serrano. Già domenica si era diffusa la notizia che anche lei sarebbe stata ascoltata e così, ieri, i giornalisti si sono assiepati sotto casa Misseri di buon mattino.
Ma Cosima e Valentina, la sorella di Sabrina, sono rimaste da sole nella bella villetta di via Deledda – dove anche ieri ha fatto capolino qualche curioso ‘armato’ di telefonino per scattare foto – sono uscite molto presto, prima dell’alba, per portare la biancheria a Sabrina, in carcere, a Taranto. Quando sono tornate, sono state rincorse dai cronisti e dagli operatori. Troppo, davvero troppo per Valentina che e’ scoppiata, ha inveito contro i giornalisti: ”Andate via”, ha gridato disperata, dando per la prima volta segnali di una incontrollabile insofferenza. ”Non vi sopportiamo piu’. Mia sorella non l’avete mai aiutata, anzi – ha urlato – l’avete rovinata proprio voi”.
Ancora peggio, se possibile, e’ andata verso le 14: pochi minuti prima la polizia giudiziaria della Procura di Taranto aveva consegnato l’avviso di convocazione per Cosima. A quel punto, e’ arrivata una terza donna, zia Emma, da molti considerata la piu’ forte, la piu’ equilibrata della famiglia Serrano. Era alla guida di un’utilitaria grigia con cui ha accompagnato a Taranto la sorella Cosima e la nipote Valentina e, utilizzando un umorismo tutto meridionale, si e’ rivolta ai giornalisti: ”Rendetevi utili, fate da guardiani alla casa”. ”Invito” seguito dai cronisti che per ore hanno atteso il ritorno a casa di Cosima e Valentina e che continuano a cercare di parlare con Mariangela, l’amica, o per meglio dire, l’ex amica di Sabrina e testimone chiave dell’omicidio Scazzi, e che anche ieri e’ tornata a ripetere di non voler rilasciare interviste.
Il silenzio regna adesso anche nella vita di Concetta Seranno, la mamma di Sara, che da ieri e’ chiusa in casa, a poche centinaia di metri dalla villetta dei Misseri: dopo 42 giorni di costante presenza in televisione, ora niente piu’ telecamere o interviste. Per quelle, ci pensa il figlio Claudio che, come il pomeriggio dopo il ritrovamento del cadavere della sorella, ha scelto il programma di Rai Uno ”La Vita in diretta” per sfogare la sua rabbia. ”Io – ha detto – saro’ tranquillo quando Michele sara’ condannato, allora saro’ veramente tranquillo”. E Sabrina? gli e’ stato chiesto. ”Come sapete voi – ha risposto – sono in corso dei fermi, delle cose… Non mi esprimo su cose che non conosco”.