”Verità e potere non coincidono mai: è questo il meraviglioso insegnamento che ci viene dal lavoro di Paolo Borsellino, è questo il metodo per capire la verità delle cose”. Con queste parole lo scrittore Roberto Saviano ha commemorato la memoria del giudice ucciso dalla mafia, ritirando il Premio intitolato a lui e assegnato da Società Civile.
Parlando dei giudici trucidati da Cosa nostra, ha affermato che ”il loro talento mette paura non solo ai poteri del passato ma anche ai poteri di oggi, che mai come adesso sentono di scricchiolare, avviati come sono verso la fine”. Dicendosi emozionato nel ricevere un premio intitolato a Borsellino, lo scrittore ne ha esaltato ancora il valore attuale: ”Non si sta parlando di un monumento, di una cosa del passato: lui, il suo lavoro, sono qui, è l’alchimia che viene fuori quando si parla di quella stagione, da quella storia si arriva direttamente al futuro”.