ROMA – L’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e gli imprenditori Ivano Sacchetti, Giovanni Consorte e Giampiero Fiorani dovranno scontare le loro condanne per la tentata scalata di Banca Popolare Italiana (Bpi) ad AntonVeneta.
La Corte di Cassazione ha infatti confermato (rendendole quindi definitive) le condanne a 2 anni e mezzo per Fazio, a un anno e otto mesi per gli ex vertici di Unipol Consorte e Sacchetti e a un anno per l’ex ad di Bpi Fiorani.
La Corte di Cassazione ha anche confermato le condanne ad un anno e mezzo per l’immobiliarista Luigi Zunino e a 4 anni e 3 mesi per il fiduciario svizzero Francesco Ghioldi, accusato solo per riciclaggio a differenza degli altri imputati che rispondono a vario titolo di aggiotaggio, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza e appropriazione indebita.
In secondo grado i giudici di Milano, oltre a ridurre le pene inflitte dal tribunale, avevano revocato la confisca di 39,6 milioni a Unipol, condannando però la compagnia assicurativa bolognese a pagare 230mila euro. Avevano anche condannato un’altra società, la Nuova Parva, a versare 100mila euro.
La tentata scalata ad AntonVeneta da parte di Bpi avvenne nella primavera-estate del 2005.