FIRENZE, 24 GEN – Cominciano a scarseggiare i carburati nella rete dei distributori toscani a causa dello sciopero dei tir proclamato per criticare il caro gasolio. In molti distributori sono gia' comparse le scritte 'esaurito'. Le zone in cui la situazione presenta disagi maggiori sono quelle costiere che normalmente vengono rifornite con autobotti che 'caricano' ai depositi di Livorno e Arcola (La Spezia) dopo i presidi degli autisti impediscono i rifornimenti. A scarseggiare manca soprattutto il gasolio. Difficolta' per gli automobilisti vengono registrate, secondo una associazione di categoria, nelle province di Livorno, Pisa, Grosseto, Lucca e Massa Carrara.
La situazione e' migliore nelle province di Prato, Pistoia, Firenze, Arezzo e Siena dove la rete dei distributori viene alimentata da autobotti che si riforniscono al deposito di Calenzano (Firenze) dove la protesta dei tir non e' ancora arrivata. Alcune autobotti sono state fermate dalla protesta ai caselli autostradali di Montecatini Terme, sulla A11, e 'Valdarno' in A1. Dopo attese, anche di un paio di ore in alcuni casi, i manifestanti hanno fatto ripartire i mezzi. Il blocco degli autotrasportatori comincia a farsi sentire anche nella grande distribuzione, ma senza raggiungere criticita'. Nei punti vendita di una grande catena le consegne questa mattina sono state la meta' rispetto agli altri giorni. Il rifornimento di prodotti ortofrutticoli, provenienti dal Sud, e' diminuito del 25%. Anche il pesce dell'arcipelago toscano e' destinato a mancare dalle tavole: continua il blocco delle marinerie a Porto Santo Stefano, Viareggio, Livorno.
