MILANO – E' cominciato da poco piu' di un'ora il primo incontro tra i bisarchisti italiani ed i committenti delle case automobilistiche dopo un mese di sciopero dei trasportatori di auto. L'incontro si tiene in un albergo nei pressi dell'aeroporto di Linate a Milano e vede la partecipazione degli operatori logistici, i cui principali sono Ambrosetti, Mercurio, Bertani e I Fast, legato alla Fiat, e i piccoli trasportatori, riuniti nell'associazione Bisarche italiane.
Quest'ultima fa capo al sindacato di categoria Trasportounito il cui segretario generale Maurizio Longo ha dichiarato di non partecipare alla riunione per ''evitare strumentalizzazioni''.
Sul tema e' intervenuto anche l'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino che ha chiesto la ''disponibilita' e il senso di responsabilita' di ambo le parti''. Sul tavolo, spiegano alcuni bisarchisti rimasti fuori dalla riunione, la questione delle tariffe, che per i cosiddetti 'subvettori' sono di 1/1,20 euro al chilometro a fronte di spese vive di 1,70/1,75 euro al chilometro.
''Non pretendiamo la luna – spiega uno di loro che preferisce restare nell'anonimato – chiediamo solo il riconoscimento delle spese vive perche' oramai e' da tre anni che viaggiamo in perdita''. Uno degli operatori presenti dichiara di aver messo in cassa integrazione i propri autisti e di aver riconsegnato i tagliandi assicurativi dei dieci automezzi di cui dispone.
