Cronaca Italia

Sciopero trasporti venerdì 25 febbraio: gli orari dello stop di bus e metro a Milano, Roma, Napoli, Torino

Sciopero trasporti venerdì 25 febbraio. Venerdì sarà una giornata di disagi per chi si muove con i mezzi di trasporto pubblico. Bus e metro sono infatti a rischio per lo sciopero nazionale di 24 ore dell’intero comparto.

Sciopero trasporti venerdì 25 febbraio

La protesta, a poco più di un mese di distanza dall’ultimo sciopero nel settore, è indetta unitariamente dalle sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl.

Lo sciopero di venerdì interesserà bus, tram, metropolitane e ferrovie locali, si svolgerà nel rispetto delle fasce di garanzia e sarà articolato secondo modalità locali.

Orari stop bus e metro Milano, Roma, Torino, Napoli

A Milano lo stop scatterà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio, a Roma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio, a Napoli dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Nelle principali città sono inoltre previsti presidi presso le prefetture e le istituzioni locali.

Causa della mobilitazione, il rifiuto delle associazioni datoriali di avviare una “reale trattativa per il rinnovo del contratto”. E per chiedere il “miglioramento delle condizioni lavorative”, sia normative che salariali.

I sindacati reclamano il rinnovo del contratto

Il contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) è scaduto il 31 dicembre 2017. Da allora è stato fatto un accordo ponte che ha coperto con un’una tantum il triennio 2018-20. Ma in occasione di quell’accordo si era anche stabilito che si sarebbe arrivati al rinnovo entro novembre 2021.

L’impegno è stato invece disatteso e così i sindacati sono tornati a protestare. Prima con lo sciopero di 4 ore del 14 gennaio, e ora con la nuova azione indetta per l’intera giornata di venerdì.

“La questione principale è quella salariale, con le buste paga ferme ancora al 2017”, spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieri.

“Ma c’è anche il problema della difficoltà crescente per le imprese del tpl di reperire autisti, con i giovani che guardano con sempre meno interesse un settore caratterizzato da bassi salari e alti costi per le abilitazioni professionali”. 

Al Ministero guidato da Enrico Giovannini intanto si continua a lavorare alla riforma del tpl, per la quale il ministro ha confermato l’impegno di inviare al Parlamento un documento con delle ipotesi normative entro fine febbraio. 

Published by
Warsamé Dini Casali