Scontri Milano, retata black bloc: in cella anarchici

Scontri Milano, retata black bloc: in cella anarchici

MILANO – Da quel primo maggio, giorno dell’inaugurazione dell’Expo in cui diverse centinaia di autonomi cercarono di mettere a ferro e fuoco la città di Milano sono passati sei mesi. Sei mesi in cui l’Expo, dopo il passaggio di alcuni milioni di visitatori ha chiuso i battenti. E all’alba di oggi 12 novembre è scattato il blitz della polizia.

Un blitz che ha riguardato anche l’estero: sono state eseguite diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini italiani e stranieri tutti accusati di devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento, reati commessi durante gli scontri della manifestazione “No-Expo” del 1° maggio a Milano. Altre persone sono indagate in stato di libertà per gli stessi reati.

Tra i vari arrestati in carcere sono finiti dieci presunti black bloc: si tratta di 5 squatter milanesi appartenenti alla locale area anarchica, già noti agli agenti della Digos milanese, e di 5 anarchici greci. Tre milanesi, un comasco e un greco sono invece indagati a piede libero. Tutti sono stati individuati dall’analisi certosina di tutti i filmati realizzati durante il corteo dagli agenti della scientifica e di quelli delle telecamere di sicurezza lungo tutto il percorso della manifestazione.

Le ordinanze, emesse dal gip Donatella Banci Bonamici sono il frutto di una lunga e complessa indagine condotta dalla Digos di Milano, coordinata dal Servizio investigazioni generali della Direzione centrale della Polizia di prevenzione. Gli investigatori hanno visionato, analizzato e comparato oltre 600 Gb di materiale fotografico e video inerente il giorno della manifestazione.     “Sono stati estrapolati – spiega la questura di Milano – centinaia di fotogrammi evidenziando ogni più piccolo dettaglio utile ad individuare e identificare gli autori dei reati di devastazione, saccheggio, resistenza aggravata e travisamento. Sono stati quindi isolati i comportamenti dei singoli soggetti riuscendo ad attribuire ad ognuno le specifiche azioni compiute e penalmente rilevanti”.

Quel giorno Milano fu di fatto sotto assedio. Una giornata di festa trasformata, in alcune aree, in una giornata di folle guerriglia urbana. Alla fine furono più di 10 gli agenti feriti e ingenti i danni tra negozi, auto e banche dati alle fiamme. Alcuni presunti black block furono arrestati quel giorno. Per altri, invece, il blitz è scattato sei mesi più tardi.

 

Published by
Emiliano Condò