Scuola, è ufficiale: dal 7 gennaio riprendono le lezioni in classe (foto Ansa)
Scuola, è ufficiale: dal 7 gennaio riprendono le lezioni in classe. Ma al 50% e non al 75% come promesso in precedenza.
Lo stesso giorno, secondo quanto detto dalla sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa in un’intervista, tutta Italia sarà in zona gialla. “Non conosco esattamente i dati di tutte le regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso proprio che sarà così” le parole della sottosegretaria.
Tornando alla scuola, a rendere ufficiale il ritorno degli studenti in classe è stato il Viminale.
Le prefetture hanno adottato i documenti operativi all’esito dei lavori dei tavoli di coordinamento scuola-trasporti istituiti in tutte le province.
I tavoli erano stati istituiti in vista della ripresa dell’attività didattica in presenza.
I prefetti hanno tenuto conto anche dell’ordinanza del ministro della Salute del 24 dicembre 2020 che, limitatamente al periodo 7-15 gennaio, riduce la presenza in classe al 50% (e non al 75% come promesso inizialmente nel Dpcm Natale).
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese parla di operazione complessa:
“Tutti i prefetti hanno svolto un’opera preziosa di coordinamento per garantire la ripresa dell’attività didattica in presenza a partire dal 7 gennaio”.
“Si è trattato di una operazione complessa che ha consentito di individuare per tempo soluzioni differenziate a livello territoriale”.
Prosegue la Lamorgese: “Coniugando le esigenze del mondo scolastico con le risorse straordinarie stanziate per il comparto trasporti”.
“Ancora una volta la rete delle prefetture è riuscita a definire modelli organizzativi condivisi frutto di un’opera di confronto costruttivo tra tutti i protagonisti dei tavoli”.
Il confronto è stato un “punto di raccordo tra i diversi livelli governo nazionale e territoriale, con l’obiettivo comune di riaprire le aule agli studenti in sicurezza già all’inizio del nuovo anno”.
Anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, esprime “grande soddisfazione per il risultato raggiunto”.
“In pochi giorni i tavoli guidati dai prefetti hanno permesso di elaborare misure specifiche, territorio per territorio, e subito operative”.
“Un lavoro di squadra di cui andare fieri. Nell’unico interesse di studentesse e studenti”.
“Saremo pronti per il 7 gennaio” assicura la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
La ministra spiega che “l’impegno di tutti è stato massimo e di questo ringrazio molto i prefetti, con cui abbiamo definito modelli organizzativi territoriali, in grado di coniugare la giusta flessibilità e l’ascolto delle esigenze locali”.
“Grazie a questo coordinamento la scuola ripartirà più sicura con più mezzi del trasporto locale e una riorganizzazione degli orari“.
“Chiuderla è stata tra le scelte più sofferte affrontate dal governo, il lavoro di tutti e la collaborazione istituzionale ci consentirà di riaprirla”.
Il ministro per gli Affari regionali e autonomie, Francesco Boccia, ribadisce “la priorità del governo di riportare in aula dal 7 gennaio anche gli studenti delle scuole secondarie”.
“In queste settimane – continua – su tutti i territori regionali è stato fatto un lavoro incessante di raccordo dei diversi livelli istituzionali”.
Raccordo servito “per garantire tutti i servizi pubblici, a partire dalla sicurezza sanitaria”.
“Con Regioni, Comuni e Province è stato fatto un eccellente lavoro di coordinamento dai prefetti e oggi i piani operativi sono pronti per essere attuati”.
“La scuola è una responsabilità collettiva, una sfida che vinciamo se accompagnata da una continua leale collaborazione tra tutti i livelli istituzionali”
Giovedì 7 gennaio tutta Italia sarà zona gialla? “Non conosco esattamente i dati di tutte le regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso proprio che sarà così”. A dirlo è la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa in un’intervista.
La sottosegretaria ha specificato ancora: “Non si possono escludere nuove zone rosse, dipenderà dall’andamento dei dati”, ha aggiunto.
Il 7 gennaio, spiega, “si ricomincia con la normale colorazione, giallo, arancione e rosso, sulla base delle misurazioni illustrate ogni settimana e che tutti conoscono, a partire dalle Regioni” (fonte: Ansa, Agi).