Il premio era stato istituito dall’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni ed è stato assegnato dal 2008 ai maturandi che hanno ottenuto il massimo dei voti.
Per il fisco il bonus non va considerato come borsa di studio bensì come un reddito conseguito in base ai risultati ottenuti e quindi va assimilato «ai rapporti di lavoro a tempo determinato». E quindi deve essere soggetto alla ritenuta d’acconto del 20%. Gli istituti sono considerati anche sostituti d’imposta, e quindi dovranno compilare e inviare al fisco il Cud.
Facendo dei rapidi calcoli, l’alunno che avrà studiato più di tutti, dovrà versare allo Stato una cifra percntuale quattro volte superiore a quella che pagherà chi farà rientrare in Italia i capitali dall’estero con lo scudo fiscale.