GENOVA – Il liceo “Pertini-Diaz” di Genova, tristemente noto per i fatti del G8, ha detto no a una visita del cardinale Angelo Bagnasco bollandola come “inopportuna”. La decisione, come scrive ‘La Repubblica’, è stata adottata con una delibera del consiglio d’istituto all’unanimità con la sola astensione della preside. La decisione è stata poi seguita da una lettera di scuse che 15 professori “dissociati” dalla decisione (su un totale di circa 100) hanno spedito all’arcivescovo. E’ stato inoltre deciso che i ragazzi, volontariamente, potranno incontrare il Cardinale durante un’assemblea pomeridiana.
A spiegare la decisione dell’istituto Diaz a ‘Repubblica’ è Anna Wrubl, docente di Diritto e membro del consiglio d’istituto: “Ci siamo posti un problema di opportunità ”. Primo perché, sottolinea il quotidiano, la visita avrebbe potuto sollevare contestazioni da parte di alcuni studenti. E poi perché Bagnasco gira con la scorta armata la cui presenza non sarebbe stata gradita “a maggior ragione negli stessi locali che furono teatro delle violenze al G8 del 2001 da parte della polizia. La presenza di armi avrebbe potuto essere creare problemi”, sottolinea la Wrubl.
Repubblica fa notare che la Diaz non è stata a Genova l’unica scuola a rifiutare la visita di Bagnasco. Stessa scena, ma con motivazioni diverse, si è avuta anche al liceo scientifico “Cassini”. Qui, però, il preside spiega che la visita è saltata perché l’istituto non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione dalla Curia e avrebbe saputo dell’arrivo di Bagnasco solo per vie traverse.
“All’ultimo momento, il mio collega del “Klee-Barabino” – spiega il preside Massimo Angelini –Â mi ha detto che il Cardinale, dopo essere andato da loro, sarebbe venuto da noi, ma io non ho mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale”. In alternativa, il consiglio d’istituto del liceo scientifico ha deliberato la concessione di un’assemblea studentesca, nel contesto della quale organizzare l’incontro con Bagnasco. “Decideranno i ragazzi quando farlo – precisa Angelini – e su quali tematiche incentrare l’incontro”.
