ROMA – Il riscaldamento consigliato nelle scuole รจ tra i 17 ed i 20 gradi, in fabbrica tra i 15 ed i 17 gradi. Nelle palestre la temperatura scende tra i 16 e i 17, dove il freddo per chi si muove รจ l’ultimo dei problemi. Sale invece nel caso dei ristoranti, dove nelle cucine le temperature sono tra i 20 ed i 22 gradi. Il limite massimo di temperatura in inverno รจ di 20 gradi ed รจ fissato dal Dpr 55/99, mentre in estate si aggira tra i 26 ed i 27 gradi. Anche l‘umiditร relativa dell’ambiente รจ stabilita: perchรฉ il comfort termico sia ottimale il valore รจ tra il 40 ed il 60%.
Regolare il riscaldamento poi comporta un risparmio economico che non va sottovalutato. Per una famiglia media che regola il termostato sui 20 gradi il risparmio medio si attesta a circa 200 euro. Obiettivo risparmio anche quello della fonderiaย Tekfor Neumayer, azienda dellaย Valsusa, che tra le polemiche ha deciso di abbassare i riscaldamenti da 18 a 16 gradi per non dover licenziare i propri operai. Travolta da una crisi di liquiditร ,ย che avrebbe portato al fallimento dell’azienda e al licenziamento di circa mille operai, la Tekfor ha scelto di abbassare il termostato nell’ambiente di lavoro.
Repubblica spiega la situazione della Tekfor:
“E’ย in crisi di liquiditร da quando il tribunale ha disposto l’amministrazione controllata della casa madre per scongiurare il fallimento e sono stati tagliati i fondi per il funzionamento delle sedi estere. Addirittura, o per fortuna, con i 17 milioni di deficit non puรฒ neanche licenziare parte dei lavoratori perchรฉ non ha abbastanza soldi per pagare le liquidazioni, gli incentivi e gli ammortizzatori sociali.
Stando cosรฌ i conti non c’era denaro per pagare il salario di gennaio e Roberto Peiretti, amministratore delegato delle sedi di Avigliana e Villar Perosa, ha tracciato la sua revisione delle spese, raschiando il fondo del barile. Ha ridotto del 20 per cento lo stipendio dei dirigenti e in percentuale minore quello dei quadri e dei funzionari. Inoltre sono state tagliate le auto aziendali di grossa cilindrata, cosรฌ come i telefoni cellulari e le consulenze esterne”.
La scelta dell’amministratore delegato Peiretti, accettata malvolentieri dagli operai che hanno scelto tra i riscaldamenti e rimanere senza stipendio, รจ stata contestata dalla Fiom-Cgil, con Marinella Baltera che ha dichiarato:
“In questi giorni รจ in corso una polemica con l’azienda per questa decisione. A metร dicembre era stato prospettato di abbassare il riscaldamento e noi ci eravamo opposti. Prima dello stop per le feste natalizie รจ anche accaduto che di sabato e domenica, quando per il ciclo continuo i lavoratori sono ridotti, l’impianto si sia fermato del tutto. Ora vedremo cosa accadrร la prossima settimana alla ripresa della produzione”.
Federico Bellono, segretario provinciale Fiom, ha detto:
“In tempi di crisi va di moda parlare di spending review, ma l’alternativa tra riscaldamento e stipendio non รจ accettabile. In questa fase piรน che in altre ci sono tentativi di risparmi a tutti i costi, ma รจ evidente che ci sono questioni che non possono essere oggetto di scambio.ย In anni di sindacato non รจ la prima volta che si pone sul piatto dei tagli la questione della temperatura. Dal punto di vista legale ci sono norme che regolano i termostati, che tuttavia vengono stiracchiate. Ma soprattutto si tratta di misure che possono essere un boomerang per l’azienda perchรฉ in un ambiente poco salubre ci si ammala piรน facilmente e si rischia di aumentare l’assenteismo”.
