Scuola, dimezzati i bocciati alla maturità. Ma crescono i cinque in condotta

Maria Stella Gelmini

Meno bocciati ma voti peggiori in condotta. E’ il quadro degli studenti delle scuole superiori in Italia.  Secondo i dati del ministero dell’istruzione, gli alunni non ammessi all’anno scolastico successivo o all’esame finale di Stato per aver riportato un voto inferiore a 6/10 nel comportamento sono 13.413, in numero quasi doppio rispetto a quelli dell’anno scolastico precedente in cui tali alunni erano stati 7.716.

Il ministero sottolinea che quasi il 50% degli insufficienti per comportamento è concentrato al primo anno di corso, ”quasi a voler dare un segnale di cambiamento da parte dei docenti nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione”.

Sono invece più che dimezzate le bocciature alla maturità 2010: gli alunni che non hanno superato l’esame di stato sono stati l’1,1% contro il 2,5% dell’anno scorso. E’ quanto emerge dai dati del ministero dell’istruzione – di fatto definitivi (sono riferiti al 95,5% delle scuole) – sull’esame di maturità.

La percentuale di studenti non ammessi è stata del 6,6% con un aumento, rispetto allo scorso anno, di un punto e mezzo percentuale. In particolare, gli alunni ammessi agli esami sono stati il 93,4% (erano il 94,9% l’anno precedente), i diplomati sono stati il 98,9% (97,5%).

Gli alunni che hanno conseguito la lode sono stati 4.126 (l’1,1%). Il riconoscimento si concentra nelle regioni del Sud: la Calabria è al primo posto (2,1%), segue la Puglia (1,8%). A Reggio Calabria, ad esempio, una scuola ha avuto 26 alunni che si sono diplomati con 100 e lode su un totale di 315, (8,3%).

Consistente è anche il numero dei ragazzi che hanno ottenuto 100 come voto finale, votazione che comunque si colloca nella fascia dell’eccellenza, attribuita a 20.833 candidati. Come nel caso delle lodi, la concentrazione dei 100 per scuola è più alta al Sud; se si considerano le scuole in cui si sono diplomati più di 20 studenti con la votazione di 100, il 73% di queste si trova nelle regioni del Sud. Un esempio è la Campania in cui in una scuola si sono diplomati 52 alunni con la votazione di 100 (15%).

Per quanto riguarda gli scrutini della scuola secondaria di secondo grado, gli studenti ammessi alla classe successiva nello scrutinio finale sono pari al 58,9% (era 58,2% l’anno scorso); quelli che invece dovranno essere scrutinati nuovamente a seguito di sospensione del giudizio rappresentano il 27,8% (27,7%); mentre i non ammessi alla classe successiva sono pari al 13,3% (14,1%).

Ad avere il miglior risultato è il liceo classico, con il 73% di alunni ammessi, il 22% di alunni con giudizio sospeso e il 5% di non ammessi; un dato che conferma quello dello scorso anno scolastico. Il tipo di scuola che mostra invece risultati meno brillanti – anche qui si conferma quanto avvenuto lo scorso anno – è l’istituto professionale con appena il 46,1% di ammessi, il 30,4% di sospesi in giudizio e il 23,5% dei non ammessi nello scrutinio di giugno.

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Maria Elena Perrero