Scuola: "Tagliati i fondi per i corsi di recupero"

ROMA- Terminata la scuola, per gli studenti delle superiori ''rimandati'' a settembre cominciano i corsi di recupero estivi. Soldi permettendo. I fondi, infatti – denuncia la Flc-Cgil – sono stati tagliati e a disposizione degli istituti ci sono quest'anno soltanto 27 milioni di euro. ''Una somma – sottolinea il sindacato – assolutamente irrisoria rispetto all'effettivo fabbisogno delle scuole. Un taglio a dir poco scandaloso se si considera che l'anno scorso le scuole avevano ricevuto 45 milioni di euro e l'anno prima 53 milioni.

Nell'anno scolastico 2007/2008 addirittura i finanziamenti erogati, in applicazione delle nuove norme relative al recupero dei debiti formativi, erano stati di circa 210 milioni di euro. Come si vede – osserva la Flc – continua la riduzione dei finanziamenti e peggiora la tempistica dell'erogazione. Secondo le informazioni ufficiose dovrebbero essere sostanzialmente confermati i parametri di distribuzione utilizzati lo scorso anno scolastico''.

Quello dei finanziamenti non sembra, tuttavia, essere per tutti il nodo cruciale. Mario Rusconi, dirigente scolastico del liceo scientifico Newton di Roma e vicepresidente dell'Anp (Associazione nazionale presidi), prende atto che nel corso degli anni i finanziamenti per i corsi di recupero destinati agli alunni con valutazione sospesa sono stati ridotti, ma non crede che ''mettere soldi su soldi sia sufficiente a ottenere risultati strabilianti''.

''Si tratta di fare previsioni per tempo. Nel mio liceo, ad esempio – spiega – intanto abbiamo deciso di focalizzare i corsi (di una decina di ore) su tre materie – matematica, inglese e latino – trascurando altre discipline perche' la la scuola non puo' finanziare tutto. E poi preferiamo correre ai ripari gia' durante l'anno adottando un sistema che ci pare funzioni: quando ci accorgiamo che in una classe c'e' qualcuno che zoppica interrompiamo la didattica curricolare e per qualche giorno si fa una sorta di ripasso che consente a chi e' rimasto indietro di recuperare. Poi si riprendono le lezioni. Tra l'altro – aggiunge Rusconi – si crea una sorta di 'terapia di gruppo' per cui gli studenti piu' ferrati nella materia fanno da tutor ai piu' 'deboli'. Quel che serve davvero – conclude il dirigente – e' una didattica motivante, con efficaci 'stop and go', anche considerando che spesso i corsi di recupero vengono attivati dalle scuole ma disertati dai ragazzi: non e' affatto raro che a un corso previsto per 15 studenti se ne presenti solo uno''.

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luiss_smorgana