Le assunzioni sono state suddivise tra i vari ordini di scuola: 1.274 posti spetteranno ai docenti di scuola dell’infanzia, 2.161 ai colleghi della primaria (le elementari), 2.919 ai professori della scuola media e 3.136 a quelli delle superiori.
Altri 1.648 posti andranno agli insegnanti di sostegno e 68 agli educatori dei convitti nazionali e degli educandati, mentre 62 andranno a insegnanti di scuole comunali e provinciali passate allo Stato.
Gli 11.268 posti verranno suddivisi tra i vincitori del concorso e i precari inseriti nelle liste provinciali. Quindi si procederà alla nomina dei supplenti che dovrebbero arrivare in cattedra prima dell’inizio delle lezioni.
Bloccate, invece, le assunzioni del personale Ata (il personale ausiliario, tecnico e amministrativo). Nei prossimi anni sono state pianificate 59mila assunzioni tra docenti e personale Ata. Al momento queste ultime restano bloccate dal nodo dei docenti non più idonei all’insegnamento che, in base alla legge sulla spending review, sarebbero dovuti essere dirottati nei ruoli ausiliari, tecnici e amministrativi. Gli insegnanti demansionati hanno protestato e al momento resta tutto congelato.