
Sea Watch, Viminale autorizza lo sbarco a Lampedusa di sette bambini con i genitori

ROMA – A diciotto migranti – tra cui sette bambini e un uomo in precarie condizioni di salute – è stato concesso di sbarcare dalla Sea Watch 3, la nave ferma con 65 migranti a bordo a ridosso delle acque territoriali italiane, a cui è stato intimato il divieto di ingresso a Lampedusa.
Le persone saranno caricate sulle motovedette della Guardia Costiera. Intanto continua ad aumentare il vento di scirocco che potrebbe rendere più complicata la situazione della nave, già molto difficile per via della decisone del ministro dell’Interno Matteo Salvini di non farla attraccare nei porti italiani.
“La situazione medica a bordo genera forte preoccupazione. Molti soffrono il mal di mare e sono a rischio disidratazione. La donna ustionata ha bisogno di trattamenti. I bambini sono traumatizzati dalla permanenza nelle prigioni libiche e rischiano ulteriori danni psicologici” ha scritto nel pomeriggio Sea Watch via Twitter.

Secondo fonti del Viminale, alla Sea Watch 3 sarebbero state date indicazioni di fare rotta verso la Tunisia: “Linea dura confermata – scrive il Viminale. – Sea Watch 3 sta rispettando la diffida della Guardia di finanza e ha ricevuto indicazioni di fare rotta verso la Tunisia”.
E mentre la nave resta, dunque, ferma a 15 miglia da Lampedusa, sull’isola è cominciata una manifestazione pacifica davanti a Porta d’Europa e sugli scogli. Un gruppo di isolani, capitanati dal sacerdote della parrocchia di San Gerlando, don Carmelo La Magra, hanno sistemato uno striscione con la scritta “Aprite i porti”.

Salvini ha ordinato il blocco e la procura di Agrigento non può però ancora aprire un fascicolo di inchiesta. L’imbarcazione della Ong tedesca si trova infatti ancora in acque internazionali. Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, e il sostituto Alessandra Russo, che sono presenti a Lampedusa per l’interrogatorio del comandante e dell’armatore della nave Mare Jonio stanno tuttavia seguendo l’evolversi della situazione.
Salvini: “Non c’è presidente del Consiglio che tenga. In Italia i trafficanti non arrivano”
In un video postato su Facebook, il vicepremier della Lega si scaglia contro la Sea Watch e avverte anche il premier Giuseppe Conte: “Erano prima in acque libiche e poi in acque maltesi, ma mettendo a rischio la vita degli immigrati a bordo vogliono a tutti i costi arrivare in Italia. Questi non sono soccorritori ma scafisti e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono chiusi. Non c’è presidente del Consiglio che tenga o ministro dei 5 stelle che entra”.
Di Maio: “Salvini arrogante come Renzi”
La risposta di Di Maio a Salvini: “L’Italia non sente la mancanza di uomini soli al comando”. A proposito delle parole sul premier Conte, il leader M5s spiega: “Non posso commentare la prepotenza e l’arroganza di questo tipo, che ricorda Renzi quando gli chiedevano di far dimettere la Boschi”. “Una cosa è certa – prosegue Di Maio – : questa prepotenza aumenta, soprattutto sull’immigrazione, quando la Lega è in difficoltà con gli scandali di corruzione. Non ci sto a rappresentare questo grande stratagemma per distrarre dall’emergenza del Paese che non è in questo momento l’immigrazione, ma la corruzione”.
Fonte: Ansa, Agi